Approfondimenti | 11 Dicembre 2019 | Autore: Alessandro Margiacchi

La ricetta di VetroCar alle sfide del mercato

In un mercato sempre più dinamico e in gran fermento è importante non perdere l’orientamento. Ne è convinto Maurizio Acri, amministratore delegato di VetroCar, che ci ha spiegato in questa intervista le nuove strategie e la ricetta dell’azienda per affrontare le sfide del mercato.
 

Attiva in Italia dal 1999, VetroCar da sempre opera nel mondo della riparazione e sostituzione di cristalli. Specializzazione, competenze tecniche, professionali e servizi all’avanguardia: questi, in sintesi, gli ingredienti della ricetta dell’azienda di Verona per affrontare con successo le trasformazioni del mercato.

VetroCar, infatti, punta a investimenti continui per essere oggi più che mai una società competitiva che affronta i cambiamenti, non chiudendosi mai in difesa, bensì proponendo soluzioni lungimiranti.

Di tutto questo ce ne ha parlato Maurizio Acri, amministratore delegato dell’azienda: insieme a lui vediamo come è cambiata VetroCar negli anni e quali sono i punti di forza che le hanno permesso di diventare un punto di riferimento sul mercato.
 
Dal 1999 operate in Italia e siete specializzati nella riparazione e sostituzione di qualsiasi tipologia di cristallo. Ci racconta, in sintesi, com’è nata VetroCar? Quali crede che siano i vostri punti di forza e le caratteristiche che vi contraddistinguono sul mercato?
Quest’anno festeggiamo il ventennale della nostra nascita. Infatti VetroCar è nata nel 1999 grazie all’intuizione della famiglia Pompole, che già operava nel settore della vendita e distribuzione dei cristalli auto da diversi decenni, e che ha intravisto l’evoluzione della specializzazione in questo settore.
VetroCar è un’azienda fortemente orientata al servizio al cliente e si è strutturata nel tempo e sui territori proprio per dargli valore e centralità. Il nostro intento è quello di accorciare i tempi del disagio che l’automobilista percepisce nel momento della rottura del cristallo. Questa vision ci ha permesso negli ultimi cinque anni di raggiungere un’importante crescita in termini di fatturato, tanto da essere insigniti sia da A&F Repubblica che da Il Sole 24 Ore tra le 300 aziende italiane con il maggior tasso di crescita registrato.
 
In 20 anni di attività sul mercato, com’è cambiato il vostro modo di lavorare?
Soprattutto negli ultimi anni assistiamo a rapidi cambiamenti nel modo di lavorare connessi sia all’evoluzione dell’auto, con l’introduzione di nuove tecnologie a supporto del guidatore (ADAS), sia alla sua stessa percezione, da bene a servizio, da parte dell’utilizzatore.
Tali cambiamenti sono una sfida per l’azienda in termini di formazione specialistica e innovazione nonché di valorizzazione del concetto di servizio al cliente.
 
La competizione sul mondo del cristallo è sempre più accesa e alcuni operatori hanno iniziato a differenziare la propria offerta (levabolli e carrozzeria). Intendete diversificarla anche voi?
Non abbiamo preso in considerazione la possibilità di diversificare la nostra offerta, anzi, osservando l’evoluzione del mercato automotive riteniamo che sia ancora più attuale e necessaria la fortissima specializzazione di chi opera nel nostro settore.
 
Tra i vari servizi che offrite, c’è anche la riparazione a domicilio. Tuttavia, manca una norma di riferimento nazionale per questo tipo di attività: come è gestita l’attività? Che risultati porta?
La riparazione a domicilio continua ad essere un asset strategico del nostro service. Oggi percorrono le strade quotidianamente oltre 190 officine mobili che assicurano una capillarità che si va ad affiancare alla presenza delle nostre 271 filiali, tra centri Service e Service Point. Inoltre con il servizio mobile riusciamo a rispondere prontamente alle aspettative di servizio rapido e puntuale che il guidatore contemporaneo si aspetta di ricevere andando ad effettuare la riparazione o la sostituzione, direttamente presso l’abitazione o il luogo di lavoro del cliente.
 
Quanto pesa il canalizzato assicurativo sul totale dei vostri interventi? E quello delle flotte? Come stanno cambiando i rapporti con questi attori del mercato?
Il canalizzato assicurativo continua ad essere la linea di business più importante per VetroCar sebbene nella sua intensità rifletta autonome logiche territoriali. Ad oggi possiamo dire che il 60% del nostro fatturato proviene dalla canalizzazione assicurativa, il 10% dalle flotte, in costante crescita, mentre il restante 30% è da ricondurre alle riparazioni a diretto indennizzo.
 
Le auto di oggi sono sempre più tecnologiche e i parabrezza sono ricchi di telecamere, radar e sensori di vario genere. Come lavorate per ripristinare nel modo corretto queste tecnologie dopo un intervento al parabrezza?
Come precedentemente evidenziato, nella logica di fornire un servizio il più completo ed innovativo possibile ai nostri clienti, da diverso tempo tutti i nostri centri sono dotati di attrezzature per la ricalibratura dei sistemi ADAS. Addirittura alcuni di essi sono in grado di effettuare il servizio presso il luogo prescelto da cliente, disponendo di un’officina mobile attrezzata della idonea strumentazione. Le nuove tecnologie integrate nei parabrezza sono stati, sono e saranno un’opportunità per la crescita professionale dei nostri tecnici attraverso corsi di formazione sempre più specializzati.
 
Quali sono i requisiti richiesti per diventare un centro VetroCar? Quali i vantaggi? Come promuovete il vostro network nei confronti dell’automobilista?
Le caratteristiche che ricerchiamo in un imprenditore che vuole entrare a far parte del Network VetroCar sono la condivisione completa della nostra Vision in termini di standard di servizio e di competenze tecniche. Queste persone potranno così beneficiare di numerose convenzioni che VetroCar ha in essere e delle attività a supporto per la valorizzazione delle stesse.
Attualmente la nostra strategia nei confronti dell’automobilista, che ci ha portato ad essere il primo player italiano del settore, è stata quella di focalizzarci sulla customer experience sia rispetto al servizio ricevuto sia all’accoglienza presso i nostri centri. Infatti il 2019 è stato un anno di importanti riconoscimenti in tal senso avendo ricevuto il Sigillo I Migliori in Italia – Top Servizio Riparazione Parabrezza e il Mission Fleet Award quale miglior fornitore di servizio cristalli alle flotte.
 
Un’ultima domanda, come vede il futuro del mondo carrozzeria?
Il mondo carrozzeria se un tempo lavorava in totale autonomia, oggi tende ad aggregarsi in network spinto dalla necessità di un forte cambiamento. Questo comporterà una evoluzione positiva nell’erogazione del servizio al cliente e nella managerialità del carrozziere, favorendo parallelamente la diffusione del concetto di sostenibilità.

Nella foto di apertura: Maurizio Acri, amministratore delegato di VetroCar.

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Tags: vetri auto vetrocar

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