Approfondimenti | 01 Settembre 2016 | Autore: A cura della redazione

Cresce l’autonoleggio: il fatturato vola a 5,4 miliardi

Assemblea pubblica Aniasa, 15° rapporto sul noleggio dei veicoli. Un 2015 da incorniciare: bene sia il noleggio a breve termine sia a lungo, boom del car sharing. Vediamo quindi gli ultimi dati elaborati da Aniasa.

 

“Una grande annata”. Così si dice quando si beve un gran vino, ma non solo. Sia Fabrizio Ruggiero, presidente di Aniasa, sia il vicepresidente Massimiliano Archiapatti hanno definito il 2015 un’annata eccellente, quasi da incorniciare. E in effetti i numeri non fanno altro che dargli ragione: fatturato da record di 5,4 miliardi di euro (+5,7%), una flotta a quota 730.000 veicoli e 317.000 veicoli immatricolati. Ma andiamo con ordine, lo scorso 31 maggio è andato in scena presso il magnifico palazzo Clerici di Milano l’assemblea pubblica dell’Associazione Nazionale Industria dell’Autonoleggio e Servizi Automobilistici: presentazione del 15° rapporto sul noleggio dei veicoli. Dopo una lunga crisi finalmente il mercato automobilistico si sta riprendendo. Il 2015 è stato dunque l’anno della rinascita con 1.575.000 nuovi veicoli immatricolati (+15,7%). La ripresa del 2015 si è basata, nel primo semestre, principalmente sulla domanda delle aziende, a cui si è poi sovrapposta nella seconda parte dell’anno la domanda da parte delle famiglie. Se dunque i privati sono finalmente tornati a comprare auto, spesso per sostituire quelle troppo datate, il noleggio conferma di avere innestato una marcia particolare, rafforzando il proprio ruolo strategico a supporto della mobilità aziendale e turistica del nostro paese. I dati positivi dello scorso anno hanno confermato un trend in crescita, significativo della graduale affermazione del concetto di utilizzo su quello di proprietà per una clientela forte e consolidata di 65.000 aziende e 2.700 PA e per i 12.000 driver che ogni giorno, per ragioni di business o turistiche, si rivolgono ai desk del noleggio a breve termine. Ma Vediamo quindi nel dettaglio qual è stato il trend per il noleggio a lungo termine, a breve termine e del car sharing.
 
Noleggio a breve termine nel 2015
Solida crescita per il noleggio a breve termine nel 2015 che ha toccato un fatturato di 1,1 miliardi di euro e uno sviluppo del 4,9% rispetto a un già positivo 2014. L’anno scorso ogni giorno oltre 12.000 persone hanno fatto ricorso ai servizi di noleggio (522 all’ora), per un totale che supera la soglia di 4,5 milioni di unità. Le due principali fonti di business in crescita nel 2015, i noleggi presso le location aeroportuali e il pre-leasing, hanno anche determinato un aumento significativo dei giorni di noleggio (+8%) che per la prima volta hanno superato la soglia dei 30 milioni. Da evidenziare soprattutto quanto l’offerta di servizi di noleggio a breve termine si sia confermata competitiva sul mercato turistico con prezzi in calo per la clientela. È tornato positivo anche il dato relativo alle immatricolazioni, 94.287 (+21,3%). Ma oltre all’aumento complessivo dei volumi, si è registrato anche un innalzamento del valore medio delle vetture acquistate direttamente, passato da 14.725 a 15.373 euro (+5%). Naturale conseguenza è stata anche la crescita della flotta media del 5,7% e oramai vicina alle 110.000 unità
 
Noleggio a lungo termine nel 2015
Il noleggio a lungo termine nel 2015 ha chiuso l’anno con 40.000 veicoli in più in flotta circolante, pari a un incremento sul 2014 superiore al 7%. Bisognerebbe tornare indietro di ben 10 anni per ritrovare un simile incremento di volumi nelle flotte di noleggio a lungo termine, con la differenza non marginale che adesso non si tratta solo di imprese di grandi e medie dimensioni. Queste rimangono ancora la principale fonte di business del long term, ma non sono più le uniche ad apprezzarne i vantaggi. Dei circa 60.000 veicoli che il settore dà in locazione e gestisce, una parte in significativa crescita percentuale viene utilizzata da aziende piccole e piccolissime, professionisti con partita Iva e anche da un numero più simbolico di privati, ossia clienti con codice fiscale, che noleggiano l’auto per loro uso privato e personale, non lavorativo. Da sottolineare l’aumento delle immatricolazioni di autovetture e veicoli commerciali, che ha sfiorato il 16%, mentre per le sole vetture l’incremento è stato di oltre il 18%, passando da 164.000 auto acquistate nel 2014 alle quasi 194.000 del 2015, con un balzo in avanti di 30.000 unità. Il solo noleggio a lungo termine è arrivato quindi a rappresentare oltre il 12% dell’intero mercato delle auto nuove in volume. Per quanto riguarda il fatturato c’è stato un aumento di oltre 400 milioni di euro, passando da 5,45 a 5,89 miliardi di euro (noleggio+ preleasing+ rivendita usato), di questi circa il 4,2 provengono dalle pure attività di locazione, 1,5 dalla rivendita dei veicoli usati e 46 milioni dal preleasing. Le immatricolazioni di vetture in noleggio a lungo termine registrate nel 2015 sono aumentate del 18% rispetto al 2014, mentre il resto del mercato è cresciuto poco più del 15%. Altri segnali positivi registrati dal settore sono stati frutto della crescente penetrazione della formula presso target “non convenzionali”. Quasi in contemporanea nel triennio 2013-2015 si è verificata una crescita del 300% dei privati che hanno optato per il noleggio a lungo termine; a fine 2015 i 10.000 clienti dotati di codice fiscale si sono affiancati alle 65.000 aziende e 2.700 PA clienti del noleggio a lungo termine. Per quanto riguarda invece le attività di remarketing dei veicoli a fine noleggio, nel 2015 tre autovetture usate su quattro sono state vendute ai commercianti. È interessante rilevare che gli acquisti diretti da parte delle società per proprie esigenze di mobilità si sono più che raddoppiati, passando da 1.400 a 3.300 auto acquistate, stabile invece all’8% la quota dei privati, come anche quella delle vetture esportate.
 
Dal noleggio al mobi-noleggio
Il car sharing si sta delineando come un nuovo modo di intendere la mobilità urbana per coloro che non hanno bisogno di un’auto, o non vogliono comprarla, e che scelgono quindi di affittarla per brevi tragitti, pagando solo per il tempo effettivo di utilizzo. Consideriamo che i costi elevati connessi all’uso dell’auto privata come per esempio il bollo vengono di fatti azzerati, perciò l’autovettura è considerata come un servizio a cui ricorrere in caso di necessità. Partiamo dall’Europa, il fenomeno ha già coinvolto circa 1.700.000 automobilisti, i quali hanno condiviso più di 22.000 autovetture. Le previsioni entro il 2020? Secondo recenti studi si prevede che gli utenti raggiungeranno i 15 milioni e le vetture coinvolte saranno 240.000. Tra le città europee sul podio troviamo: Berlino, con 250.000 utenti e 2.500 auto in car sharing; Londra, con 220.000 utenti e 2.250 auto e Parigi con 105.000 utenti e 2.000 vetture. L’Italia dall’estate del 2013 ha “ingranato la marcia”, infatti in quasi tre anni il fenomeno ha vissuto un vero e proprio boom. Dagli ultimi dati gli iscritti totali hanno raggiunto le circa 650.000 unità, con circa 11.000.000 di noleggi e quasi 4.500 mezzi in flotta. I noleggi sono cresciuti di quasi il 17% l’anno, mentre le percorrenze sono rimaste in linea con i dati registrati nel 2014, ossia circa 24 minuti di media a noleggio, per una spesa media di 7 euro a viaggio. Tra le città italiane in cui il fenomeno è maggiormente diffuso troviamo Milano con 323.000 utenti iscritti, Roma, 226.000 iscritti e Torino con 54.000 automobilisti coinvolti.
 
Un’auto su cinque è a noleggio
I privati sono finalmente tornati a comprare automobili, spesso per sostituire quelle troppo datate, è il noleggio che conferma di avere innestato una marcia particolare, rafforzando il ruolo strategico a supporto della mobilità aziendale e turistica del nostro paese.
Con un immatricolato di 317.000 unità, giunto a rappreentare quasi il 20% del mercato autovetture, una clientela forte e cosnolidata di 65.000 aziende e 2.700 PA e di 12.000 contratti di noleggio al giorno per esigenze a breve termine, un fatturato che supera i 5,4 miliardi di euro: sono questi i numeri che riflettono un trend in ascesa, con graduale affermazione del concetto di utilizzo su quello di proprietà.
Un andamento decisamente positivo, allineato a quello dei privati, è stato realizzato dagli acquisti per uso noleggio, un aumento nel totale generale targato 2015 del 17,9%.
Si tratta di un risultato che supera in percentuale l’andamento del mercato complessivo e vede in crescita gli acquisti da parte delle aziende di noleggio a breve termine e a lungo termine (21,3% e 15,7%), salite di quota del totale immatricolato nazionale al 7,6% e al 12,2%.
Sicuramente il grande evento dell’Expo ha mostrato un paese che intende riprendere la sua posizione internazionale e i flussi turistici, specialmente nelle sedi aeroportuali e con provenienza dagli USA, hanno contribuito a un considerevole aumento delle immatricolazioni delle aziende di breve termine (+18%).
Con una flotta massima salita nel periodo estivo a quasi 145.000 unità, il comparto ha risposto altamente alla domanda turistica e d’affari, effettuando rispetto agli anni precedenti una riduzione del periodo medio di detenzione della flotta, sceso ben sotto i 10 mesi.
La flotta del NBT è stata quest’anno pronta all’uso nei quasi 1.000 punti vendita già dal periodo pasquale, superando il problema della carenze di targhe. Nel 2015 è aumentato a quasi 4,6 milioni il numero dei contratti stipulati, per un totale di quasi 31 milioni di giornate di noleggio (+8%).
Un altro elemento interessante è anche l’ampliamento di nuova clientela con sempre più professionisti e PMI, che grazie a una maggior consapevolezza stanno apprezzando la formula del lungo termine. E poi ci sono i privati. Anche loro stanno incrociando i vantaggi del noleggio a lungo termine: i volumi sono ancora limitati (circa 10.000 contratti in vigore a fino anno per questo segmento), ma in quattro anni la crescita è stata del 300%. Si tratta per lo più di city car e di utilitarie con percorrenza di 10.000 km/anno. Se è ancora presto per parlare di cambiamento epocale, il processo di affiancamento dal concetto di proprietà, forse complice la crisi e sollecitato dal successo del car sharing, è in corsa anche per loro. Infine, anche le indicazioni per il business del settore sono decisamente positive anche per il 2016, versante del remarketing compreso.
 

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Tags: autonoleggio aniasa auto elettriche

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