Approfondimenti | 20 Febbraio 2017 | Autore: Alessandro Margiacchi

Industria 4.0: la rivoluzione è dietro l’angolo?

È disponibile la guida al Piano Nazionale Industria 4.0: un insieme di opportunità e di misure per stimolare la competitività e favorire l’innovazione delle piccole imprese italiane. Vediamo in cosa consiste il progetto e come si sta muovendo l’Europa.

 

“Industria 4.0”, quanti ne hanno sentito parlare? Ma di cosa si tratta? Il termine “Industria 4.0” scaturisce dalla quarta rivoluzione industriale, ma non esiste ancora una definizione completa ed esauriente del fenomeno. Tendenzialmente però alcuni analisti tendono a descriverla come un processo che porterà alla produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa. Per arrivare alla quarta rivoluzione industriale però è importante ripercorrere le principali tappe storiche.
Tutto iniziò alla fine del 18° secolo con la prima rivoluzione industriale con l’utilizzo di macchine azionate da energia meccanica e l’introduzione di potenza vapore per il funzionamento degli stabilimenti produttivi. Passiamo poi all’inizio del ventesimo secolo con l’introduzione dell’elettricità, dei prodotti chimici, del petrolio, ma soprattutto della catena di montaggio. I primi passi dell’elettronica risalgono invece ai primi anni 70 con i primi robot industriali e i computer, strumenti che hanno permesso di automatizzare ulteriormente la produzione. Ed eccoci qui: arriviamo a oggi e al prossimo futuro. La quarta rivoluzione industriale che consiste nell’utilizzo di macchine intelligenti, interconnesse e collegate a internet.
 
Supporto e ottimizzazione: la chiave del successo
Cosa richiede il fenomeno è chiaro: ottimizzazione dei processi produttivi, supporto ai processi di automazione industriale e favorire la collaborazione produttiva tra imprese attraverso tecniche avanzate di pianificazione distribuita. Inoltre, i nuovi processi produttivi si basano in particolare su tecnologie di produzione di prodotti realizzati con nuovi materiali, meccatronica, robotica, utilizzo di tecnologie ICT avanzate per la virtualizzazione dei processi di trasformazione e sistemi per la valorizzazione delle persone nelle fabbriche. Parliamo di questo perché il 7 febbraio 2017 il Ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Carlo Calenda, ha reso disponibile online la guida al Piano nazionale Industria 4.0: un insieme di opportunità e di misure per stimolare la competitività e favorire l’innovazione delle piccole imprese italiane.
 
Il piano nazionale
I principali paesi industrializzati si sono già attivati a supporto dei settori industriali nazionali in modo da cogliere appieno quest’opportunità. L’Italia ha sviluppato un “Piano nazionale Industria 4.0 2017-2020” che prevede misure concrete in base a tre principali linee guida: operare in una logica di neutralità tecnologica; intervenire con azioni orizzontali e non verticali o settoriali e agire su fattori abilitanti. Le direttrici strategiche invece sono quattro: Investimenti innovativi: stimolare l’investimento privato nell’adozione delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 e aumentare la spese in ricerca, sviluppo e innovazione; Infrastrutture abilitanti: assicurare adeguate infrastrutture di rete, garantire la sicurezza e la protezione dei dati, collaborare alla definizione di standard di interoperabilità internazionali; Competenze e Ricerca: creare competenze e stimolare la ricerca mediante percorsi formativi ad hoc; Awareness e Governance: diffondere la conoscenza, il potenziale e le applicazioni delle tecnologie Industria 4.0 e garantire una Governance pubblico-privata per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
 
Che succede in Europa?
Già altri paesi del nostro continente, e nel mondo, si sono messi all’opera per portare avanti il programma Industria 4.0. Nello specifico segnaliamo il Regno Unito, la Germania, la Francia e l’Olanda. Ma andiamo con ordine. In Inghilterra la chiamano “Catapult-High Value Manufacturing” ed è il piano di azione sponsorizzato dal governo e dal Cambridge University’s Institute For Manufacturing che coinvolge università e player industriali. La principale manovra? Finanziamento di progettualità aziendali e centri di ricerca applicata. In Germania semplicemente si dice “Industrie 4.0” ed è un piano di azione sponsorizzato a livello federale con il coinvolgimento di grandi player industriali e tecnologici. La manovra è come in UK con l’aggiunta di agevolazioni fiscali per investimenti in start-up tecnologiche (in fase di approvazione per investimenti in start-up tecnologiche).
Il paese della Tour Eiffel lancia “Industrie du Futur” il piano di reindustrializzazione e di investimento in tecnologie 4.0 guidato centralmente dal governo. La guida prevede incentivi fiscali per investimenti privati, prestiti agevolati per PMI e per le mid-tier, credito d’imposta per la ricerca e finanziamento progetti “Industrie du Futur” e “Invest for the future”. Infine, l’Olanda con “Smart Industry”: approccio “network centric” in cui combinare le forze del sistema industriale tradizionale con le nuove opportunità 4.0 coinvolgendo: FME, TNO, il Ministero degli affari economici, VNO-NCW e la Camera di Commercio.

 

Industria 4.0, i benefici attesi

-Flessibilità: Maggiore flessibilità attraverso la produzione di piccoli lotti ai costi della grande scala
-Velocità: Maggiore velocità dal prototipo alla produzione in serie attraverso tecnologie innovative
-Produttività: maggiore produttività attraverso minori tempi di set-up, riduzione errori e fermi macchina
-Qualità: migliore qualità e minori scarti mediante sensori che monitorano la produzione in tempo reale
-Competitività prodotto: maggiore competitività del prodotto grazie a maggiori funzionalità derivanti dall’internet delle cose.
 

Industria 4.0: le tecnologie abilitanti

-Advanced Manufact. Solutions: robot collaborativi interconnessi e rapidamente programmabili
-Additive Manufacturing: stampanti in 3D connesse a software di sviluppo digitali
-Augmented Reality: realtà aumentata a supporto dei processi produttivi
-Simulation: simulazione tra macchine interconnesse per ottimizzare i processi
-Horizontal/Vertical Integration: integrazione informazioni lungo la catena del valore dal fornitore al consumatore
-Industrial Internet: comunicazione multidirezionali tra processi produttivi e prodotti
-Cloud: gestione di elevate quantità di dati su sistemi aperti
-Cyber-Security: sicurezza durante le operazioni in rete e su sistemi aperti
-Big Data and Analytics: analisi di un’ampia base dati per ottimizzare prodotti e processi produttivi
 


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Per scaricare la Guida operativa del Piano Industria 4.0 clicca qui.
 

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