Opinioni | 23 Luglio 2019 | Autore: Tommaso caravani

PSA pigliatutto
Come abbiamo segnalato più volte, il mondo della carrozzeria, e in generale tutto ciò che ha a che fare con il mondo dell’autoriparazione, dalla meccanica alle gomme fino ai centri glass e ai ricambi, sta attraversando un momento di importante trasformazione.
Ma se tutti i riflettori sono puntati sui rischi e sulle opportunità collegate al mondo dei canalizzatori (quali flotte e assicurazioni), spesso ci si dimentica che, in definitiva, le auto vengono prodotte da aziende che, nella vendita e nel post-vendita, hanno il proprio core business.

E se la richiesta dei canalizzatori è quella di avere centri multiservice, in grado di rispondere a tutte le richieste di mobilità dei propri clienti, ecco che le case auto, che da tempo studiano il fenomeno della mobilità, non rimangono a guardare.
Così la notizia che PSA lanci una linea propria di vernici rientra in uno schema stabilito da tempo.

Il produttore transalpino ha già da anni il proprio brand di ricambi per tutte le marche (Eurorepar), cui si è affiancato oramai già da un po’ anche il marchio Distrigo. Con quest’ultimo la casa automobilista distribuisce, udite udite, prodotti aftermarket, cioè concorrenti a quelli con il marchio della casa automobilistica.
Infine, due anni fa, in occasione della fiera parigina Equip Auto, PSA lanciò anche il marchio Forwelt, all’epoca dedicato ai materiali di consumo.

Oggi l’annuncio che molto probabilmente lo stesso marchio sarà utilizzato per le vernici; manca solo una fornitura di attrezzature e di software delle altre case automobilistiche e poi PSA sarà un fornitore globale. Sarà quindi in grado di pesare parecchio nel comparto e se la rete Euro Repar Car Service è oggi una formula piuttosto light, non è detto che lo resti in futuro. Insomma, la domanda vera è: PSA si prepara a essere un nuovo attore diretto nell’autoriparazione o semplicemente un nuovo fornitore? In entrambi i casi ci saranno notevoli cambiamenti.

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