Opinioni | 01 Dicembre 2015 | Autore: Elena Bove

Scena ottava, atto primo: il liquidatore spogliato

Ispettorato sinistri, sala d'attesa, fa il suo ingresso l'avvocato "Smilzo". Documento di identità, scheda compilata alla perfezione, registrazione effettuata con successo, supera il Check-In, schedato manco ci fosse anche lì il rischio terrorismo.

 

Gli avvocati già presenti imbracciano qualche fascicolo e, chi più chi meno, ingannano il tempo conversando. "Sai è finito il tempo delle vacche grasse", esordisce uno degli astanti. "Eh sì vedo, ti ricordo sempre con pile di fascicoli e oggi mi fa strano vederti solo con tre pratiche", replica l'altro. "Non ti dico, ho ridimensionato lo studio, se non fosse per i praticanti io...". "Poi, sai, in genere concordiamo telefonicamente, questa volta mi ha voluto qui in ispettorato, m'ha convocato con la formalità di un fax...", "niente popò di meno!" risponde l'altro.

Arriva il turno dell'avvocato smilzo, entra ed espone i "fattacci". Il liquidatore "Sturmtruppen" impassibile si oppone subito: "avvocato lei vede...il modello CAI mi lega le mani"!. L'avvocato subito: "Dottore l'ultima volta ha avanzato dubbi sul valore del CAI, era un doppia firma, ma lei non ha sentito ragioni e siamo stati costretti ad instaurare il giudizio!". "Avvocato, non dimentico affatto, ma lei sa meglio di me, come ogni sinistro viva di vita propria!. Lo "smilzo pronto :"Mi scusi ma lei sembra dimenticare un altro particolare. La scatola nera ha registrato la fermata, il mio cliente si era regolarmente arrestato allo stop". Chiosa fermo il liquidatore: "No avvocato, lo stop è muro. Lei se lo deve immaginare così insormontabile!".

Inizia così uno sterile braccio di ferro sul filo del minuto, dei secondi in più o in meno della fermata allo stop. Fanno sorridere scene così, se non fosse che sono solo uno spicchietto del più amaro limone-realtà.

I liquidatori sono ormai figure asettiche, meri esecutori, analisti gelidi della documentazione prodotta. Nascosti dietro perizie dei fiduciari che negli ispettorati si tramutano in verbo. Imbrigliati dalle soglie di spese, oberati da lettere interruttive che con grande astuzia rallentano la decorrenza dei termini. Affaticati da note di diniego contraddittorie e confuse da cui trapela il classico stress da ansia da prestazione. Si potrebbe dire che in medio stat (virtus) Svizzera! Ma a ben vedere qui di neutrale c'è ben poco, qui c'è vera e propria severità da caporale tedesco.

Guardando più da vicino le " loro" dinamiche scorgiamo Junior che pur di diventare senior, e trasformare il rapporto lavorativo nella certezza da tanti agognata, sono pronti a tagliare i risarcimenti con spietatezza da gestapo. D'altronde un liquidatore senior ha l'ufficialità del matrimonio: é in posizione moglie, quella posizione che manca al povero perito innamorato e bistrattato. Fin qui un incontro/scontro ad armi pari ovvero quando la fase stragiudiziale si consuma tra avvocato o patrocinatore e liquidatore. Quando invece l'incontro avviene tra danneggiato e liquidatore emerge la assoluta disparità di posizione e ruolo.

Come può il danneggiato-tipo, normalmente sprovvisto di cognizione di causa, controbattere argutamente e giuridicamente all'ostruzionismo di chi ha competenza specifica e formazione ad hoc? Spogliato poco alla volta dell'autonomia di valutazione, imburberito dalle pretese della datrice di lavoro, si è coperto di un'armatura impenetrabile. Lungi dall'esser condottiero pare più un mercenario che combatte una guerra non sua.

Elena Bove
Professionista – Avvocato
Di Benevento
Elena Bove è avvocato di Benevento e giornalista pubblicista. Esercita la professione forense prevalentemente in controversie a tutela del cittadino nella circolazione stradale e nella responsabilità civile oltre che nella tutela del diritto dei consumatori.

 

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