Opinioni | 02 Febbraio 2016 | Autore: Elena Bove

Il medico mammone
Terrore da dottore alzi la mano chi non ne soffre. Ansia da visita medica, incubo analisi e persino una semplice pulizia dei denti si trasforma in un horror sanguinolento. Insomma una categoria che, un certo timore lo incute.

Parte, forse, da questa ovvia constatazione l'input di mamma chioccia assicurazione quando educa i propri "figli" medici legali-fiduciari. Un figlio che ha studiato, che ora è in possesso di un titolo di grande valore ma che è bene tenere comunque accanto a se, controllandolo, e, perché no proseguendo nell'imporgli regole e standard valutativi così che sia al riparo dall'ostile mondo del lavoro "denso" di competizione, precariato e incertezza economica.

La soluzione è a portata di mano perché sul medico fiduciario delle assicurazioni quali pericoli potrebbero mai incombere? Poi, si sa, è una sorta di posto fisso, una sicurezza protettiva. Sin da subito si sente al riparo lì coccolato dal tradizionale rapporto para-subordinato che regola gli attuali rapporti convenzionali tra le Compagnie e i loro consulenti. Pochi mesi sono sufficienti a maturare la consapevolezza che la consulenza tecnica medico-legale debba assolutamente adeguarsi a criteri di tempestività e completezza, in funzione di un rapporto telematico che possa rispondere alle nuove esigenze del mercato assicurativo.

L' ottica è quella di continue sfide che tale mercato proporrà anche nel futuro. Programmazione effettuata con successo pensa subito mamma'. Ecco che si da il via alle danze e così ogni visita medica tende all'ottimizzazione delle risorse assicurative, al rispetto degli standard alla massimizzazione dei profitti della mandante. Come? Facile! Meditare su come mediare. La danneggiata arriva a visita con una relazione del medico di parte che assegna l'8%. Ha subito un delicato intervento ma il medico, fiduciario, è ben presente a se stesso e, tra sè e sè, pensa "quest'8 pare più un punteggio da concorso di bellezza". "Ma io non mi faccio mica impressionare, anzi". Ecco che il danno scende al 3%. Purtroppo l'avvocato della danneggiata non molla, e media che ti ri-media si chiude al 6% pur di evitare il contenzioso che mi "macchia" il curriculum.

Ma ecco un'altra visita. Pronti! Arriva il danneggiato convocato per la visita, attraversava regolarmente l'incrocio con la sua auto quando d'improvviso qualcun'altro non si ferma allo stop e lo travolge. Un brutto incidente, danni a cose e lesioni. Lesioni valutate da un medico di parte, a conferma di quanto accertato in Pronto Soccorso, in "lesioni traumatiche che hanno determinato postumi invalidanti ormai permanenti ed irreversibili che determinano un danno biologico e permanente nella misura del 12%. È necessario limare, ma come? Ci vuole un escamotage, ed eccolo: trattasi di patologia congenita e dunque preesistente al sinistro. Valutazione con punti 0! Caso risolto.

Esordio eccellente. Chi diceva fosse solo un problema di colpo di frusta si sbagliava, certo i casi tosti da smontare ci sono, ma un medico che sappia il fatto suo si destreggia sapientemente. Ci sono poi anche anche le innovazioni normative che danno un valido aiuto. Ora tocca smontare le Tabelle del Tribunale di Milano ma presto, qualcuno interverrà. Mamma chioccia è al sicuro e con lei i suoi pargoli!

Elena Bove
Professionista – Avvocato
Di Benevento
Elena Bove è avvocato di Benevento e giornalista pubblicista. Esercita la professione forense prevalentemente in controversie a tutela del cittadino nella circolazione stradale e nella responsabilità civile oltre che nella tutela del diritto dei consumatori.

 

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