Opinioni | 11 Luglio 2025 | Autore: Tommaso Caravani

"Il momento è adesso": l'editoriale di Tommaso Caravani
Nell'ultima settimana di giugno, ho avuto la fortuna di partecipare all'IBIS Global Summit, un evento che quest'anno ha scelto la vibrante Istanbul in Turchia come sua cornice. Questi incontri nascono principalmente per favorire il networking ad alto livello tra i manager del settore carrozzeria a livello globale, ma rappresentano anche un'occasione preziosa per cogliere il sentimento generale e le percezioni che proprio questi leader hanno del settore.
Il tema di fondo di quest'anno, "Leadership attraverso la Collaborazione", più che un semplice titolo, si è rivelato una vera e propria direzione: la presa di coscienza che nessuno, nel mondo della carrozzeria, può farcela da solo. La collaborazione e l'unione delle forze sono diventate imperativi per garantire la sopravvivenza di ogni attore della filiera.
Nonostante questa premessa, il concetto di collaborazione mi è sembrato a tratti un po' fumoso nelle discussioni concrete. Molto più chiaro, invece, è emerso un trend generale inequivocabile: l'urgenza di prendere decisioni importanti oggi per assicurarsi un futuro domani. Le nuove tecnologie, le sfide dell'ESG (Environmental, Social, and Governance), che secondo molti relatori saranno ineludibili indipendentemente dalle scelte politiche, l'intelligenza artificiale, la persistente mancanza di tecnici specializzati e ogni altra criticità associata al settore carrozzeria hanno, per quasi tutti gli oratori, una sola soluzione: maggiori investimenti in tecnologia e processi.
Il messaggio unanime è stato: "Il momento è adesso, perché domani sarà troppo tardi". La velocità del cambiamento è tale da renderlo quasi incontrollabile, tanto che, come ha efficacemente dichiarato Ayhan Dayoglu di Arkeon Consulting, è come "guidare un'auto da corsa ad alta velocità, senza poter guardare il panorama circostante". A questo si aggiunge una "nuova normalità" caratterizzata da una "nebbia economica" che rende instabili anche le fondamenta di realtà consolidate. Se non si può più fare affidamento sul passato, diventa imperativo guardare al futuro, per quanto incerto possa apparire.

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