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Dall’ironia dei trend social estivi alle sfide concrete dell’autoriparazione: tra calo della popolazione e tecnologia, investire oggi è l’unica strada per restare sostenibili domani.
Uno dei trend principali dell’estate 2025 sui social è stato il dilagare di video realizzati con l’intelligenza artificiale, in cui sono ritratte persone, perlopiù anziane, intervistate sui temi più disparati. Dopo aver dato una risposta sommaria, queste persone dicono “Skibidi Boppy” e si tuffano in acqua (o in un fosso, o dove capita).
L’effetto è comico e mixa alcuni degli elementi più classici della comicità: dalla caduta all’evento inatteso, fino al non-senso.
Meno comico e meno leggero sarà invece l’autunno che ci aspetta. Il mondo dell’autoriparazione dovrà affrontare un periodo di incertezza mai vissuto in passato: fenomeni come il Green Deal hanno di fatto paralizzato le vendite, i nuovi player orientali stanno arrivando sul mercato, la tecnologia cresce a dismisura sulle vetture, eppure…
Eppure, criticità simili sono state superate in passato. Nei primi anni 2000 l’introduzione degli ecoincentivi e poi la loro interruzione creò vendite altamente altalenanti, che ebbero un impatto importante sull’autoriparazione (l’aumento delle auto nuove giova alle carrozzerie, mentre l’invecchiamento del parco alle officine meccaniche). I produttori, che oggi sono cinesi, un tempo si chiamavano coreani e giapponesi: sembrava la fine del mondo, ma così non è stato.
Anche la tecnologia, con l’arrivo dell’iniezione per la meccanica o, più recentemente, gli ADAS per la carrozzeria, sembravano destinate a mettere in crisi il nostro settore. Ma così non è stato, anzi.
La vera novità, che invece non si è mai presentata prima, è che siamo sempre di meno, in Italia come in Europa. Il parco circolante è troppo ampio rispetto a una popolazione in costante calo, e questo, sì, porterà, per la prima volta in maniera sistematica, a una riduzione delle riparazioni.
Per fortuna, proprio le criticità menzionate all’inizio di questo discorso saranno l’opportunità per far crescere la redditività media di ogni riparazione, in modo che, anche con un numero di interventi inferiore, l’autoriparazione possa restare sostenibile. Per farlo, toccherà investire. E iniziare a farlo oggi. Altrimenti… Skibidi Boppy.