News | 13 Gennaio 2022 | Autore: redazione

L’usato che sale: aumentano i prezzi e i passaggi di proprietà
+5,5% rispetto al 2020: basterebbe questo dato, diffuso dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, a far capire che in Italia la ripresa del mercato dell’automobile non ha affatto tolto smalto al settore dell’usato.

Nonostante il mercato stia tornando a inviare segnali incoraggianti ai costruttori auto, Stellantis per esempio nel 2021 ha chiuso con 549.775 auto immatricolare (+2,6% sul 2020), l’acquisto di un’auto nuova per gli italiani, che fanno i conti con un potere di acquisto ridotto, resta comunque una spesa proibitiva.

C’è poi da considerare l’incognita del futuro: con il Covid-19 le famiglie italiane vivono in una sorta di “bolla” spazio temporale fatta di grande incertezza e hanno difficoltà a immaginare progetti per il futuro.
Tuttavia, nonostante la pandemia, le esigenze di mobilità sono rimaste le stesse ed è in questo contesto che l’usato sia in casa nostra sia all’estero ha continuato a raccogliere consensi.

Negli Stati Uniti, ad esempio, Cox Automotive ha stimato che nel 2021 sono stati venduti 40,9 milioni di veicoli con un aumento di circa il 10% rispetto all’anno precedente. Nel nostro paese, invece, stando ai dati ACI, il mercato dell’usato ha chiuso il 2021 con incrementi a due cifre per tutte le categorie di veicoli: +13,2% dei passaggi di proprietà netti per le autovetture, +20,6% per i motocicli e +14,6% per tutti i veicoli.

Questo segmento di mercato è cresciuto anche grazie alla crisi delle vendite del nuovo che hanno subito un forte rallentamento dovuto a diverse motivazioni: dalla carenza di microchip alla temporanea sospensione delle attività causa Covid, dai lunghi tempi di attesa nelle consegne di veicoli ai prezzi comunque elevati del nuovo che non sempre sono stati sostenuti dagli incentivi alla rottamazione.

C’è però da segnalare che il mercato dell’usato, soprattutto nella seconda parte dell’anno, ha dovuto far fronte a due problematiche non indifferenti per il privato: l’aumento medio dei prezzi di acquisto e la scarsa disponibilità di vetture usate presso i concessionari. Secondo Forbes, per esempio, negli Stati Uniti, la differenza di prezzo tra un usato con pochi km e il nuovo è passato dal 10% al 3% e in alcuni casi un veicolo usato in pronta consegna costa più di un’auto nuova.

Per contro, un’altra fonte che ha permesso di ampliare le proposte di usato sul mercato della vendita è quella delle società di noleggio, che hanno garantito un ricambio del circolante con vetture tutto sommato “giovani”.

Photogallery

Tags: mercato dell'usato

Leggi anche