News | 19 Ottobre 2022 | Autore: redazione

L’Italia e l’elettrico: crollo delle vendite

A fronte di un crollo delle vendite di veicoli elettrici in Italia (-34,8%) cresce il numero delle stazioni di ricarica. La fotografia di Quintegia.


In occasione dell’Automotive Forum LIVE di Quintegia del 18 ottobre sono stati presentati i risultati delle analisi condotte sul livello di elettrificazione in Italia. Alla chiusura del terzo trimestre 2022, l’indice BEV Italy Progress Index* evidenzia un forte rallentamento del processo di elettrificazione, dovuto al crollo nella vendita di auto elettriche.

Da giugno a settembre, infatti, è crollato il mercato delle vetture elettriche, con un -34,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La crescita del numero delle stazioni di ricarica, che raggiunge quota 32.776 punti sul territorio, non è sufficiente a compensare tale calo dell’indice BEV Italy Progress Index.
Ricordiamo che l’analisi di Quintegia prende in considerazione tre componenti principali: il parco circolante BEV (Battery Electric Vehicle), le immatricolazioni BEV (Battery Electric Vehicle) trimestrali e le infrastrutture di ricarica elettrica, quest’ultime valutate per diffusione e potenza di erogazione.

“Dalla fotografia del livello di elettrificazione del mercato automotive italiano e considerando l’arco temporale, purtroppo dopo una continua crescita avvenuta per tutto il 2021 il calo importante iniziato nel primo trimestre 2022 non si è fermato.
Per il terzo trimestre, abbiamo aggiunto alla nostra analisi anche un approfondimento regionale, che si propone come strumento a supporto delle decisioni e dell’osservazione da parte delle amministrazioni locali e delle Istituzioni”,
dichiara Tommaso Bortolomiol, CEO di Quintegia. 

Il crollo delle vendite

Nel mese di settembre le nuove immatricolazioni di veicoli BEV sono state 5.088, mentre nel trimestre in esame 10.958; ciò comporta che il parco circolante di auto totalmente elettriche è di circa 158.000 unità.

Analizzando nello specifico i vari canali per il mese di settembre le immatricolazioni a privati e per il noleggio a lungo termine calano rispettivamente del 54,8% e del 16,3%, le immatricolazioni che si riferiscono alle aziende invece crescono di poco meno del 5%.

“I tempi di consegna – sottolinea Quintegia – sono sempre più spesso vicini all’anno dall’ordinazione; questo, insieme all’incertezza della situazione geopolitica, comporta una deviazione della scelta dell’auto verso alimentazioni tradizionali, disponibili più velocemente”.
 

La crescita dei punti di ricarica

Come dicevamo, i punti di ricarica sono aumentati, raggiungendo quota 32.776 e risultano così distribuiti: il 57% al nord, il 23% al centro e il 20% al sud.

Dei circa 2.000 punti generati negli ultimi tre mesi, il 41% ha una potenza di erogazione superiore ai 50 kW. Sulla rete autostradale, che rappresenta uno dei temi più critici, c’è stato un aumento del 32% e un totale raggiunto di 310 stazioni.
 

Analisi regionale: la Campania al top

Dal punto di vista regionale, la Campania si contraddistingue come la regione che registra la maggiore crescita ed è anche l’unica con un trend positivo. Vediamo in dettaglio la situazione.

Dal punto di vista geografico, utilizzando dati privi del fattore noleggio che altererebbe i risultati delle province in cui è molto diffuso, la regione con il punteggio più alto per il parco circolante è il Trentino (100) mentre quella con il punteggio più basso è la Calabria (10,9).
Come parametro di confronto, il punteggio medio ottenuto dalle regioni è pari a 47,9 e la regione che ha registrato un trend di crescita maggiore, rispetto al terzo trimestre 2021, è la Campania (+12%).

Per quanto riguarda le immatricolazioni, la Valle D’Aosta ha il punteggio più alto (100) e il Molise quello più basso (5,9). La media è pari a 30,4 e la regione con il trend di crescita maggiore, o in questo caso la decrescita minore, è il Lazio (-30%).
Infine, osservando le infrastrutture di ricarica per quantità, la prima regione è l’Emilia Romagna (77,5) e ultima la Campania (48,6), che però è anche la regione a far registrare la crescita maggiore (+21%).

Combinando le tre componenti i risultati per l’indice BEV-IPI, a livello regionale, vedono al primo posto il Trentino Alto Adige (93,6) e all’ultimo la Calabria (20,4). La Campania è la regione che registra la maggiore crescita ed è anche l’unica con un trend positivo.
 
 
* Il BEV IPI prende in esame tre componenti principali: il parco circolante BEV (Battery Elec-tric Vehicle), le immatricolazioni BEV (Battery Electric Vehicle) e le infrastrutture di ricarica elettrica, quest’ultime valutate per diffusione e potenza di erogazione. Tra luglio e settembre il punteggio dello studio si attesta a 43,8, in un range da 0 a 100, e indica la percentuale di raggiungimento di obiettivi trimestrali graduali che, se rispettati, permetteranno all’Italia di rag-giungere gli ultimi target disponibili fissati per il 2030 (PNIEC - Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima).

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Tags: auto elettriche

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