News | 21 Gennaio 2022 | Autore: redazione

Veicoli a guida autonoma: tra sogno e realtà

Auto a guida autonoma: il loro ingresso sul mercato è incombente o è ancora fantascienza? Dagli USA: “non creiamo illusioni”.


L’Insurance Institute for Highway Safety, un’organizzazione no-profit fondata in USA nel 1959 e finanziata da diverse compagnie assicurative, non è convinta del fatto che l’auto a guida autonoma porterà a una drastica riduzione degli incidenti sulle nostre strade. Sicuramente sarà più semplice individuare ostacoli, ad esempio, ma non basterà per prevenire del tutto i sinistri.

Il rischio, infatti, è che i conducenti si “adagino”, non prestando la dovuta attenzione alla strada, e che ripongano eccessiva fiducia su queste nuove tecnologie, non comprendendone il reale funzionamento. È doveroso precisare, però, che nonostante la tecnologia continui a fare passi da gigante, l’auto a guida autonoma, nel verso senso della parola, avanza, ma non è dietro l’angolo ed è ancora lontana dal punto di vista temporale. Non impossibile, ovvio, ma ancora lontana.

Il discorso che fa l’organizzazione americana è che alcuni consumatori si “illudono” e sono attratti da frasi accattivanti, slogan irresistibili e immagini che mostrano conducenti comodamente sdraiati durante la guida. Di questo è convinto il presidente dell’IIHS, David Harkey, che ha dichiarato: “C’è troppa leggerezza su questa tematica e c’è il rischio che passi il messaggio ai consumatori che questi sistemi possano fare molto di più di quanto in realtà facciano”.
L’ente americano è perciò al lavoro per lo sviluppo di un nuovo documento al cui interno troveremo le linee guida in tema di sicurezza dei veicoli a guida semi autonoma.

L’idea è quella di classificare i veicoli e assegnare a ognuno di essi una valutazione: da un livello "buono", dove il software di gestione è in grado di interagire con l’automobilista, fino a un livello “scarso" dove questa interazione è assente. In particolare, una valutazione "buona" richiede che il veicolo controlli se i conducenti tengano le mani sul volante o se guardano la strada. I cambi di corsia, inoltre, devono essere attivati dal conducente. In generale, comunque, secondo l’IIHS, i sistemi devono continuare a interagire con il conducente: se il guidatore, infatti, non risponde a un avviso il veicolo dovrebbe rallentare o addirittura fermarsi.

L’IIHS, dunque, lancia l’allarme e chiede l’intervento delle case automobilistiche, che hanno il compito di sensibilizzare gli automobilisti sul ruolo attivo che continueranno a giocare in termini di sicurezza stradale anche in un mercato in cui le auto a guida semi autonoma aumenteranno.

Photogallery

Tags: guida autonoma

Leggi anche