Opinioni | 18 Febbraio 2020 | Autore: Tommaso caravani

Se la rete non unisce
Cosa rende differenti gli altri paesi dall’Italia? Spesso, da quando mi occupo di questo settore, mi sono posto questa domanda. Oggi, che nuovi attori stranieri entrano con sempre maggiore velocità sul nostro mercato (e siamo solo all’inizio), la domanda mi torna in mente e con essa anche una risposta.

L’ Italia è un paese individualista, ciò significa che non è in grado né di vedere né di migliorare il bene comune. Questa caratteristica è evidente nella nostra politica, dove creiamo e facciamo tramontare leader e forze politiche più velocemente di un cambio di stagione. Peculiarità che si verifica anche nel nostro settore. In carrozzeria, per esempio, la fedeltà a un marchio di vernici è oramai una chimera del passato, così come la fedeltà a qualunque marchio o fornitore: tutto si decide in funzione del miglior prezzo del momento, oppure sul miglior servizio istantaneo, senza mai fermarsi a pensare al futuro e a cosa costruire per i prossimi anni.

Le prossime sfide per il settore saranno importanti. I network di carrozzerie arriveranno (anzi hanno già iniziato ad arrivare) e si presenteranno al mercato in maniera organizzata, con una sola immagine, un solo “prezzo” e un solo soggetto responsabile dei lavori: sia che il cliente sia un privato sia che sia una flotta o un’assicurazione. Insomma, bisogna saper mettere in discussione il proprio ruolo di imprenditore e imparare a delegare qualcosa a strutture più organizzate e competenti. Sarà questa, a mio avviso, la chiave del successo.

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