
AkzoNobel e Axalta annunciano una fusione tra pari: nasce un gigante globale dei rivestimenti da 25 miliardi di dollari.
Il progetto di fusione, di cui si parlava già nel 2017, ha finalmente trovato la sua realizzazione: AkzoNobel e Axalta Coating Systems hanno annunciato oggi 18 novembre la firma di un accordo definitivo per una fusione interamente azionaria tra pari, destinata a creare uno dei principali gruppi globali nel settore dei rivestimenti.
La nuova realtà avrà un valore d’impresa stimato in circa 25 miliardi di dollari e ricavi pro-forma pari a 17 miliardi di dollari, sulla base dei risultati 2024.
La combinazione unirà due portafogli altamente complementari, riunendo marchi consolidati nei segmenti Powder, Aerospace, Refinish, Mobility, Marine & Protective, Industrial Coatings e Decorative Paints.
Il nuovo gruppo opererà in oltre 160 paesi, contando 173 stabilimenti produttivi e 91 centri di ricerca e sviluppo nel mondo.
Secondo le due aziende, l’operazione genererà sinergie annuali per circa 600 milioni di dollari, di cui il 90% attese nei primi tre anni dalla chiusura. Il gruppo risultante vanterà inoltre margini EBITDA prossimi al 20% e una generazione di cassa “robusta”, con un flusso di cassa libero aggiustato stimato in 1,5 miliardi di dollari.
Dichiarazioni dei protagonisti
Greg Poux-Guillaume, CEO di AkzoNobel e futuro amministratore delegato della società combinata, ha commentato che la fusione “permetterà di accelerare le ambizioni di crescita, unendo tecnologie complementari, competenze e persone appassionate”.Il presidente del consiglio di sorveglianza di AkzoNobel, Ben Noteboom, ha definito l’operazione “una proposta di valore convincente, che crea una piattaforma solida per una crescita sostenibile e un servizio più efficiente ai clienti”.
Dal lato Axalta, il CEO Chris Villavarayan, destinato al ruolo di vice-CEO del nuovo gruppo, ha sottolineato che l’unione “rafforzerà la capacità di innovare e aprirà nuove opportunità di crescita”, mentre il presidente del CDA, Rakesh Sachdev, ha evidenziato “il significativo valore per gli azionisti” atteso grazie alle sinergie.
Governance, sede e quotazioni
La nota stampa precisa che alla chiusura della fusione, la nuova società avrà un consiglio di amministrazione “one-tier” composto da 11 membri: quattro espressione di ciascuna azienda e tre indipendenti. Sachdev assumerà la presidenza, mentre Noteboom sarà vicepresidente.Il gruppo avrà doppia sede ad Amsterdam e Philadelphia e sarà organizzato sotto una holding olandese. Dopo un periodo iniziale con doppia quotazione, le azioni saranno negoziate esclusivamente al New York Stock Exchange, mentre il nome e il ticker della nuova società saranno annunciati successivamente.
Termini finanziari dell’operazione
Gli azionisti Axalta riceveranno 0,6539 azioni AkzoNobel per ogni titolo Axalta detenuto. Al completamento, gli attuali azionisti AkzoNobel controlleranno il 55% della nuova società, mentre quelli di Axalta il 45%.AkzoNobel pagherà inoltre un dividendo speciale di 2,5 miliardi di euro (al netto dei dividendi ordinari 2026 già distribuiti prima del closing). Entrambe le società sospenderanno i programmi di buyback fino al completamento dell’operazione.
La chiusura è prevista tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027, soggetta alle approvazioni degli azionisti, alle autorizzazioni regolatorie e ad altre condizioni consuete.
Una piattaforma di innovazione da 400 milioni l’anno
La nuova realtà potrà contare su circa 4.200 tra ricercatori, ingegneri e scienziati, 3.200 brevetti attivi o in corso di approvazione e un investimento annuo in R&D di circa 400 milioni di dollari. L’unione delle rispettive competenze, dalla verniciatura automobilistica ai rivestimenti industriali e decorativi, punta a rafforzare la capacità di sviluppare prodotti avanzati per clienti globali e locali.Prossimi passi
Le due aziende terranno oggi 18 novembre una conference call con gli investitori per illustrare l’operazione.Le assemblee straordinarie dei soci, previste indicativamente per metà 2026, saranno chiamate ad approvare l’accordo.
Con oltre due secoli di storia per AkzoNobel e 150 anni per Axalta, la fusione mira a creare un nuovo leader mondiale dei rivestimenti, capace, secondo i vertici, di affrontare un settore in rapida evoluzione con maggiore scala, innovazione e solidità finanziaria.
