Opinioni | 13 Maggio 2020 | Autore: Tommaso Caravani

Ozonofollie
In tutta Italia molte ambulanze sono sanificate con l’ozono presso gli autoriparatori. Anche le Forze dell’Ordine sfruttano spesso questo servizio offerto gratuitamente da molti operatori del settore. Alcune aziende hanno inserito la pratica di sanificare le vetture in entrata e in uscita, sempre con l’ozono.
Insomma, l’ozono sanifica l’auto. 
Ci avete creduto eh? Beh, è stato bello finché è durato: finalmente il Ministero si è deciso e ha smentito alcune terribili “bufale” (si chiamano proprio così sul sito del Ministero della Salute, neanche fosse il sito di Striscia la Notizia):


“L’ozono sterilizza l’aria e gli ambienti e non mi fa infettare dal nuovo Coronavirus?” chiede l’ignaro cittadino che crede nelle bufale...
“Falso” risponde il Gabibbo, scusate, il Ministero della Salute: “Non ci sono attualmente evidenze che l’ozono svolga una funzione sterilizzante nei confronti del nuovo Coronavirus e che conseguentemente metta al riparo dal contrarre l’infezione”. Il che significa che potrebbe anche funzionare, ma anche no.

Sicuramente il Ministero, almeno a leggere il sito ufficiale, non lo riconosce come metodo valido, dando così il via a situazioni paradossali, come il comune di Gela che ha sanificato tutti gli ambienti comunali con l’ozono, peccato che non sia stato riconosciuto come metodo valido dall’OMS, che ammette solo alcool al 70%, perossido di idrogeno (acqua ossigenata) allo 0,5% o ipoclorito di sodio (candeggina) e ora si pagherà il conto con i soldi dei cittadini invece che con i fondi europei.

Così, mentre i tempi di consegna di macchinari per la produzione di ozono aumentano e la domanda cresce ogni giorno, ecco che tutto viene rimesso in discussione, anche il parere dello stesso Ministero, almeno stando all’introvabile protocollo del 31 Luglio 1996 n°24482 emesso dallo stesso Ministero della Salute e citato nel “PARERE DEL CNSA SUL TRATTAMENTO CON OZONO DELL’ARIA NEGLI AMBIENTI DI STAGIONATURA DEI FORMAGGI” del 27 ottobre 2010. Tale protocollo, infatti, metterebbe nero su bianco che “l’utilizzo dell’ozono nel trattamento dell’aria e dell’acqua, come presidio naturale per la sterilizzazione di ambienti contaminati da batteri, virus, spore, muffe ed acari” . Peccato, però, che di questa norma ci sia traccia sul sito del Ministero. 

 

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Tags: covid-19 sanificazione ozono

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