Opinioni | 19 Maggio 2020 | Autore: Tommaso Caravani

​Autoriparazione: per ripartire serve un’agenda
Tutti concentrati: per l’ennesima volta i nostri politici ci diranno cosa dovremo fare nelle prossime settimane, anzi, da domani. In Italia oramai si pianifica un giorno per l’altro, una settimana dopo l’altra. Neanche il tempo di fare un’autocertificazione che già esiste un nuovo modulo da stampare (che poi sarebbe carino sapere quanto ci sono costate tutte le stampe fatte dalle questure visto che le pattuglie dovevano averne un numero adeguato con sé).

Eppure, mentre tutti gridano allo scandalo per una gestione un po’ "garibaldina" della crisi, bisognerebbe ricordare che spesso il Governo è una rappresentazione del paese e che forse siamo un po’ tutti poco propensi a pianificare il nostro futuro. D’altronde siamo il paese dove Lorenzo de Medici già nel 1490 canticchiava (non a caso nella “Canzona di Bacco”) che “di doman non c’è certezza”, sostenendo quindi quanto già Orazio citava qualche decennio prima della nascita di Cristo, ossia che siamo fatti per vivere “hic et nunc”, cioè qui e ora.

Giusto per fare un passetto in avanti di un paio di migliaia di anni e tornando sulle nostre problematiche pandemiche, sarebbe quindi interessante sapere quanti autoriparatori, prima della chiusura totale, gestissero in maniera elettronica gli appuntamenti in officina. Quanti fossero in grado di pianificare gli ordini dai fornitori e le consegne in maniera corretta e digitalizzata, cioè almeno con messaggio che avvertisse il cliente che l’auto fosse pronta. Insomma, quanti autoriparatori ad oggi utilizzano un’agenda elettronica per prendere gli appuntamenti? Quanti di questi hanno quest’agenda pubblica sul web e magari interfacciata con il proprio gestionale (per non parlare di un eventuale CRM)?

Per ripartire servirà sicuramente un’agenda condivisa del Governo, che metta nero su bianco non solo delle date, ma anche degli elenchi del cosa si potrà fare e di come farlo. Nel nostro piccolo dovremmo sforzarci di capire che il mondo è cambiato, che gli acquisti online sono cresciuti con un ritmo che era atteso nei prossimi 5 anni in meno di tre mesi, che sono state stravolte le abitudini e oggi anche una nonnina non ha difficoltà a fare due chiacchiere con le sue amiche e i suoi nipoti su Zoom.

Avere un’agenda per gestire gli appuntamenti in officina e in carrozzeria era già indispensabile prima della crisi, ma ancora si poteva viverne senza perché qualche cliente che “passa” per un caffè o per chiedere un preventivo c’è sempre stato. Da oggi non è più così e bisogna pianificare e gestire, sapendo che il cliente è più abituato alla tecnologia, ma anche a tempistiche che non sono e non saranno più istantanee.
Per questo bisognerebbe gestire la propria azienda con maggiore pianificazione. Poi, per chi pensa che non sarà così non ci resta che citare il solito Lorenzo il Magnifico che augura a “chi vuol esser lieto, sia”.

 

Photogallery