Opinioni | 08 Novembre 2021 | Autore: Tommaso Caravani

L'editoriale di Tommaso Caravani: La gallina domani

Il business di una realtà che opera solo con auto elettriche è sostenibile? L'editoriale di Tommaso Caravani.

 
Negli Stati Uniti, e più precisamente a Phoenix, è nata la prima officina indipendente che opera esclusivamente sulle auto del brand Tesla. Questa piccola notizia, che ho appreso durante un convegno, mi ha spinto a indagare su questa realtà e quello che ne è emerso è probabilmente utile a capire come e cosa cambierà nel momento in cui le auto elettriche circolanti dovessero raggiungere almeno la doppia cifra rispetto al circolante.

Questa “officina” nasce in realtà dall’esperienza di un’azienda che si occupa già di energia, gestione dell’energia e vendita di componentistica elettrica per industria e civile. Già questa notizia dovrebbe far capire che le competenze necessarie per lavorare a un certo livello su vetture elettriche richiede un’esperienza notevole.
La domanda però corretta che ci si dovrebbe porre è: il business di una realtà che opera solo con auto elettriche è sostenibile? A giudicare dai numeri dovrebbe: il prezzo di intervento di Gruber Motors (questo il nome del centro indipendente) è sicuramente molto più basso dell’assistenza ufficiale e fino ad oggi, almeno dai dati forniti dall’azienda, questa realtà ha già riparato un numero prossimo alle 500 vetture (tra Roadster, Model S, Model 3 e Model X).

I servizi offerti variano in funzione del modello, ma per tutti viene offerta la manutenzione ordinaria, il servizio ruote e quello di carrozzeria, mentre, a seconda dei casi, si interviene in maniera più o meno spinta sull’elettronica: dalla riparazione della batteria a tutti componenti elettrici e una serie di “upgrade” possibili.

La scommessa di questa azienda è che nel prossimo futuro la presenza dei veicoli elettrici aumenterà e con essa la richiesta di assistenza, soprattutto per i veicoli non più troppo nuovi.
Forse è presto per pensare a questo tipo di attività, ma sicuramente il futuro è disegnato da visionari, che sanno guardare ciò che potrebbe offrire il futuro invece di accontentarsi dell’“uovo oggi”.

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