Opinioni | 08 Aprile 2024 | Autore: Tommaso Caravani

L'editoriale di Tommaso Caravani: "8 secondi"

"8 secondi": ecco l'editoriale di Tommaso Caravani pubblicato sul numero di aprile di Notiziario Motoristico.



Secondo uno studio riportato dal Wall Street Journal, l’attenzione media dei giovani della generazione Z (nati tra il 1996 e il 2010) è di circa 8 secondi. 
Sembra un dato spaventoso, ma ancora più spaventoso è il fatto che la generazione Y (quella subito precedente, cioè tra il 1981 e il 1995) avesse un’attenzione media di 12 secondi, che magari sarà anche il 50% in più, ma a me sembra comunque pochino.
 
A parte le battute, la “colpa” di questa scarsità di concentrazione sarebbe dovuta in larga parte all’utilizzo del telefono e alla fruizione di piattaforme video che tra reel, stories e shorts avrebbero risucchiato i nostri giovani dentro un mondo di 6,4 pollici di diagonale (la dimensione media degli smartphone). Di studi come questi se ne trovano “a pacchi”, eppure mi sorge sempre il dubbio che in realtà il “rimbecillimento collettivo” non sia un’esclusiva dei giovani, ma appartenga trasversalmente a tutta la popolazione. 

Oggi l’Italia è al primo posto in Europa per consumo di social media con un utilizzo giornaliero di 2 ore e 27 minuti (se vi sembrano tanti considerate che la Grecia fa 3 minuti in meno e in generale i principali paesi europei sono tutti attorno alle 2 ore al giorno).
La verità è che la società si sta trasformando e probabilmente lo sta facendo anche il nostro cervello, ma forse ci si preoccupa anche troppo.
 
Su YouTube si trova un’interessante intervista a Daniel Steven Peña, petroliere e uomo di affari americano, che dichiara come un uomo di business in primo luogo deve agire, perché il troppo pensare lo porterebbe all’inazione, perché più si pensa e più emergono dubbi. 
Una decisione, in quest’ottica, è molto più legata all’istinto che al ragionamento e quindi necessita di un tempo molto breve. 
Per quanto breve la decisione possa essere, però, non vuol dire che non sia fondamentale avere tutte le informazioni necessarie prima della decisione; il problema è nella selezione delle informazioni, che ovviamente non possono arrivare dai social network.
 
Non ho problemi a dichiarare che, alcuni dei dati che qui vi ho proposto, li ho trovati grazie a un sito di intelligenza artificiale, che mi ha permesso, in maniera abbastanza agevole, anche di trovare le fonti da cui derivavano le risposte, dandomi così modo di verificarle. 

Ed ecco, quindi, che arriviamo al punto nodale. Probabilmente nel futuro la tecnologia ci fornirà tutte le informazioni che servono per prendere le decisioni in maniera molto più semplice, bisognerà solo sapere quali domande porsi e che tipo di risposte cercare, poi forse basteranno gli 8 secondi per prendere una decisione.

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