Approfondimenti | 09 Settembre 2025 | Autore: Luis Perez

Da artigiano a manager di carrozzeria

Un approccio sempre più manageriale è ciò che fa la differenza fra la carrozzeria di oggi e quella di domani: per affrontare il futuro, infatti, non basta saper riparare, ma serve anche saper gestire. Dall’esperienza di Inlumia  nella formazione e consulenza ecco alcune linee guida per affrontare questo salto di qualità.


Il settore dell’autoriparazione sta attraversando una trasformazione profonda e inevitabile, che richiede una nuova mentalità: non basta più essere ottimi artigiani, serve diventare manager capaci di guidare l’impresa in un mercato sempre più complesso, competitivo e tecnologico.

Questo articolo esplora il passaggio cruciale da artigiano a manager di carrozzeria, analizzando le sfide, i contrasti generazionali e le competenze chiave necessarie per costruire le carrozzerie del futuro.
 

Generazioni a confronto e cambiamento

Ogni giorno parlo con decine di giovani carrozzieri, spesso figli o nipoti dei titolari storici. Molti di loro esprimono una crescente insoddisfazione per il modello gestionale ereditato dai padri. Alcuni hanno già preso – o stanno valutando – decisioni difficili ma necessarie, come separarsi dall’azienda di famiglia per dar vita a una realtà più vicina alle loro esigenze e visioni per il futuro.

Il mondo dell’autoriparazione è profondamente cambiato, e continua a cambiare. Ciononostante, c’è ancora chi affronta le sfide quotidiane guardando soltanto allo specchietto retrovisore, invece che al parabrezza che ha davanti.

Parlando con carrozzieri di età più avanzata, soprattutto over 60, è facile comprenderne l’atteggiamento: sono stanchi, hanno dato tanto, e oggi fanno fatica a guardare avanti. Non vogliono investire, né formarsi. Quando si parla di aggiornamento, la risposta tipica è: “Dopo 40 anni di lavoro, potrei essere io a insegnare” o “Questo mestiere non è più quello di una volta”.

Eppure il tempo non si ferma. Tutto evolve: tecnologie, margini, produttività, mercato, personale. Ed è proprio sulle persone che voglio soffermarmi: oggi sono il bene più raro dell’autoriparazione. Senza persone competenti, attrezzature e prodotti non bastano. Nonostante questo, molti titolari gestiscono ancora il personale come 30 anni fa, ritenendo inutili le riunioni, la motivazione, il confronto.

È da qui che parte il cambiamento. La carrozzeria del futuro avrà bisogno di guide competenti a 360 gradi. Come in altri settori, anche in questo si dovrà fare spazio al concetto di managerialità, intesa come l’insieme di qualità, competenze e capacità proprie di un vero manager.

Il manager in carrozzeria

Questa figura professionale sarà sempre più necessaria per far nascere, crescere e sviluppare carrozzerie moderne.

Non basteranno più le competenze acquisite in azienda o tramandate di generazione in generazione. Già oggi è indispensabile una preparazione completa: chi dirige deve conoscere il mercato, comprendere le evoluzioni del settore, saper leggere i numeri, fare marketing e gestire persone.

Le aree chiave di competenza per un manager di carrozzeria

Le competenze richieste al nuovo manager di carrozzeria sono tante e tutti importanti. Nessuno “nasce imparato”, ma per un percorso di crescita professionale efficace bisogna avere ben chiaro quali sono le competenze da sviluppare.

Di seguito una sintesi di quelle che devono essere le aree chiave di competenza per un manager di carrozzeria: 

•    conoscenza del mercato (eventi, tavole rotonde, riviste di settore);
•    gestione del sinistro;
•    preventivazione;
•    controllo di gestione (economico, finanziario e monetario);
•    gestione del team;
•    marketing;
•    organizzazione e processi (layout, produttività).

L’informazione, la formazione e la pratica operativa sono le leve per far crescere queste competenze.

Chi è fuori dal settore può pensare che basti “saper lavorare” per fare questo mestiere. Nulla di più sbagliato. Oggi tutto è complesso. Molti titolari si trovano disorientati da dinamiche contraddittorie: piazzali pieni e casse vuote, o tanto lavoro ma nessun collaboratore disponibile o motivato. Esistono casi al limite del paradosso, in cui il meteo diventa – di fatto – l’unico responsabile marketing dell’azienda.

Chi sarà il manager del futuro?

Il manager di carrozzeria del futuro sarà una figura nuova, ibrida e preparata, in grado di coniugare competenze tecniche, capacità gestionali e visione strategica.

Molto probabilmente emergerà tra le seconde o terze generazioni di carrozzieri, giovani che decidono di rinnovare il modello aziendale ricevuto in eredità. Ma potranno esserlo anche ex dipendenti con spirito imprenditoriale, pronti ad avviare una propria carrozzeria.

Un’altra categoria destinata a giocare un ruolo fondamentale saranno i professionisti provenienti da altri settori – marketing, finanza, gestione risorse umane – attratti dalla possibilità di portare innovazione in un comparto spesso ancora artigianale.

Queste figure avranno bisogno di percorsi formativi specifici e strutturati, focalizzati su competenze trasversali e soft skills: leadership, comunicazione, problem solving, oltre agli aspetti tecnici legati alla gestione dell’autoriparazione.

Nelle grandi carrozzerie il manager potrà affiancare il titolare, evolvendo il ruolo di “braccio destro” in una figura realmente autonoma e strategica, capace di prendere decisioni e orientare lo sviluppo aziendale.

Anche le concessionarie che vogliono internalizzare la carrozzeria dovranno puntare su profili manageriali per ottenere performance migliori, maggiore controllo e risultati duraturi.

Il futuro della carrozzeria passa da qui: non solo dalla qualità della riparazione, ma dalla qualità della gestione.

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Tags: carrozzeria Inlumia

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