Sherwin-Williams entra nell’élite del Dow Jones: il colosso americano delle vernici fa perciò il suo debutto nel prestigioso indice azionario della borsa di New York.
A inizio novembre Sherwin-Williams, tra i più grandi produttori internazionali di vernici, ha ufficialmente fatto il suo ingresso nell’indice Dow Jones Industrial Average (DJIA), segnando un momento di grande rilievo nella sua storia aziendale.
Fondato nel 1896 da Charles Dow ed Edward Jones, il DJIA è uno dei più antichi e prestigiosi indici azionari del mondo. Comprende le società americane più influenti e con la capitalizzazione di mercato più solida, fungendo da barometro per la salute economica del paese.
Tra i giganti già presenti ricordiamo ad esempio Apple, Nike, The Home Depot e American Express. Ora, al fianco di questi nomi iconici, si aggiunge anche Sherwin-Williams, a conferma dell’importanza economica del settore delle vernici.
Sherwin-Williams prende il posto di Dow Inc., una decisione che riflette la volontà di rappresentare meglio il settore dei materiali nell’indice.
Dow Inc., pur avendo una presenza nel mercato dei rivestimenti attraverso additivi per vernici, non ha infatti il peso specifico che Sherwin-Williams porta nel settore.
L’inserimento nel DJIA è generalmente visto come un segnale di successo e una spinta per le azioni di un’azienda. Essere parte del Dow, infatti, significa attirare maggiore attenzione da parte degli investitori istituzionali e assicurarsi un posto in molti fondi, rendendo l’azienda più appetibile per i mercati finanziari.
Il magazine americano “APC – American Painting Contractor”, che ha riportato la news, precisa che il giorno dell’ingresso di Sherwin Williams nell’indice Dow Jones ha portato a un immediato aumento del 5% del valore delle azioni di Sherwin-Williams.
Tuttavia, c’è un rischio: “il cosiddetto "Curse of the Dow" (“Maledizione del Dow”), che secondo uno studio degli ultimi dieci anni, vede spesso un calo medio del 20% delle azioni delle nuove aziende incluse nell’indice nel primo anno. Tra gli esempi celebri c’è Microsoft, che subito dopo l’inclusione perse il 25%, salvo poi diventare uno dei titoli più redditizi della storia”, scrive la rivista americana.
Nonostante le potenziali difficoltà a breve termine, l’ingresso di Sherwin-Williams nel Dow Jones rappresenta una vittoria per l’azienda e un riconoscimento dell’importanza economica del settore delle vernici. Con questa inclusione, il DJIA conferma ancora una volta il suo ruolo di riflettore sui settori più rilevanti e dinamici dell’economia americana.
Da adesso, dunque, il futuro di Sherwin-Williams si tinge di nuove sfumature, con tutte le opportunità (e le sfide) che l’appartenenza a un’élite di aziende come quella del Dow porta con sé...
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