Opinioni | 30 Giugno 2015 | Autore: Tommaso Caravani

Ddl Concorrenza: l'AGCM e le lacune della relazione di Pitruzzella

Una relazione che non cita gli utili delle compagnie e non parla di concorrenza, ecco cosa l'autorità garante della concorrenza e del mercato pensa del ddl concorrenza

Il comunicato stampa è stato pubblicato nei giorni scorsi, ma l'eco della relazione di Pitruzzella continua a farsi sentire. Il presidente dell'autorità garante della concorrenza e del mercato, infatti, si è esposto in maniera chiara rispetto al disegno di legge sulla concorrenza in analisi in questo periodo dal governo.

Stupisce, in particolare, l'ennesima sottolineatura al settore delle "truffe", senza accenni alla competitività del mercato assicurativo in italia. Ma cosa dice il presidente dell'AGCM? ecco il comunicato ufficiale:

“Grande apprezzamento” al governo per aver presentato per la prima volta un progetto di legge annuale sulla concorrenza, da quando fu prevista nel 2009; numerose indicazioni per ulteriori miglioramenti perché “molto resta ancora da fare” nel campo delle liberalizzazioni in Italia. In un’audizione che s’è svolta ieri presso le Commissioni riunite delle Finanze e delle Attività produttive della Camera, il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella ha fatto il punto della situazione, analizzando settore per settore gli aspetti principali del disegno di legge all’esame del Parlamento. “L’auspicio dell’Autorità – ha detto – è che questo provvedimento si possa inscrivere nel quadro di un più generale processo di rinnovamento imprenditoriale e innovativo del Paese”.

Nel campo assicurativo poi le lodi rasentano l'eccesso e a volte il paradosso, visto che il presidente insiste nel puntare su "scatola nera" (i cui effetti sono tutti da essere analizzati) e incedibilità del credito (dimenticando che una "regola di eccezione" per il solo settore del risarcimento danni a un'istituzione come la cesisone di credito rischia parecchio di essere incostituzionale).

Assicurazioni. Pitruzzella ricorda i suggerimento dell’Antitrust per “contenere la dinamica delle tariffe RC Auto prevendo sconti significativi per gli utenti in una serie di circostanze, tra le quali l’installazione della scatola nera o l’incedibilità del diritto al risarcimento”, in modo da “rompere il circolare vizioso tra aumento dei costi e aumento dei premi” e contrastare il fenomeno delle frodi. Con un riferimento specifico all’installazione della scatola nera, il presidente dell’Autorità richiama in particolare l’indicazione che questa strumentazione “dovesse essere applicata senza costi a carico dell’assicurato”, mentre “tale circostanza non appare espressamente prevista nel disegno di legge e sarebbe opportuna una sua più chiara esplicitazione”.

Eppure, come farà l'AGCM a evitare che i costi di installazione della "Black Box" ricadano sugli automobilisti in un mercato libero? chi controllorà le tariffe? ma sopratutto, come si avrà la certezza che le compagnie "prevedano sconti significativi" sulle polizze quando gli utili nel settore RC Auto negli ultimi due anni sono cresciuti alle stelle?



 

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Tags: legge di stabilità concorrenza

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