Opinioni | 06 Luglio 2020 | Autore: Tommaso Caravani

Avanti piano quasi indietro

La fine del lockdown non ha portato un granché di lavoro: i km medi percorsi rimangono sotto la media stagionale e abbiamo appena raggiunto i livelli di febbraio 2020; in aggiunta, a parte qualche batteria venduta in più e qualche tagliando qua e là, non sembra vedersi all’orizzonte una ripresa rapida.

Ma piangersi addosso non serve a niente ed ecco allora che, senza squilli di trombe e senza il clamore mediatico che avrebbe meritato, il Parlamento ha rilasciato decreti attuativi sulla polizza base dell’RC Auto (per saperne di più clicca qui). Per chi non avesse seguito la vicenda del contratto base per la polizza RC Auto, basti sapere che il DL 179/2012 (“una cosetta” recente) introduceva per legge l’obbligo, per le compagnie, di proporre agli utenti un contratto assicurativo per l’RC Auto che fosse standard. Un contratto minimo legale uguale per tutti, in modo che ogni automobilista potesse effettivamente confrontare i prezzi “base” delle varie compagnie.

Poi, ovviamente, fatta la legge nessuno ha scritto quali fossero questi requisiti e si è arrivati fino ad oggi senza sapere cosa dovesse prevedere il contratto base. Ora pare che il “cosa” sia previsto nel contratto sia finalmente chiaro, mentre per il “quando” si vedranno i primi contratti base resta ancora un po’ di nebbia, ma si parla del primo gennaio 2021, perché come sempre il ministero dichiara che “sta lavorando alle disposizioni attuative che saranno emanate a breve. L’avvio del nuovo preventivatore è previsto per gennaio 2021 e sarà necessario un periodo di sperimentazione”.

La novità, tra le altre cose, sarà quindi la presenza di una piattaforma di preventivazione “base”, che poi potranno utilizzare tutti: dagli intermediari alle compagnie fino, probabilmente, agli automobilisti.

Ma la piattaforma dedicata al contratto base non è l’unica a dettare l’agenda di questi giorni. Con un guizzo inatteso tra Covid e inizio estate, è tornata alla ribalta anche la questione della “piattaforma” di comunicazione tra compagnie, carrozzieri e consumatori. Un progetto nato in seguito alla legge sulla concorrenza del 2017, che si propone di attuare le “linee guida” sulla riparazione a regola d’arte. Qualcuno potrebbe obiettare che l’interscambio di informazioni tra compagnie, carrozzieri e utenti abbia poco a che vedere con la riparazione e molto più con la questione risarcitoria, ma tant’è, il progetto va avanti.

In definitiva però, anche in questo caso siamo ancora alle ipotesi di lavoro e nonostante l’impegno e gli sforzi profusi da tutti gli attori coinvolti, nulla di concreto si è visto.

A voler proprio essere pignoli, anche le linee guida sulla riparazione a regola d’arte sono ancora “incagliate” su due tavoli distinti e non comunicanti tra loro: evidentemente, in questo settore, già prima del Covid, si era capita l’importanza del distanziamento sociale.

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Tags: rc auto assicurazioni ddl concorrenza legge concorrenza

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