Opinioni | 31 Marzo 2023 | Autore: Tommaso Caravani

L'editoriale di Tommaso Caravani: "Questioni di chimica"

La chimica rivestirà un ruolo sempre maggiore nel mondo dell’autoriparazione: vediamo perchè.

Il mestiere dell’autoriparatore è sempre stato molto legato al lavoro manuale: svitare, avvitare, serrare, ma anche martellare, picchiettare e fresare; in molti casi un altro verbo che ben si sposa con i precedenti è imprecare, ma attiene a un’altra sfera dell’attività umana.

Negli anni a queste attività, che restano centrali in ogni lavoro, che sia di meccanica o di carrozzeria, si è affiancata l’elettronica.
Questa evoluzione ha in realtà portato a una semplificazione nel lavoro dell’autoriparatore: chi oggi contesta la complessità di riparare auto tecnologiche non scorge probabilmente i vantaggi offerti dall’autodiagnosi e dai sistemi informatici, che consentono anche a una persona non perfettamente preparata di mettere le mani su sistemi veramente complessi.

Giusto per ricordarlo, multimetro, oscilloscopio e pinza amperometrica sono stati per lungo tempo gli strumenti fondamentali per risolvere ogni problema di natura elettrica, e sfido chiunque a dire che fosse più semplice rispetto a collegarsi a una presa EOBD.

Ma se l’elettronica è ormai approdata e ampiamente utilizzata nel mondo della riparazione, il prossimo step riguarderà la chimica.
I produttori di auto stanno modificando i propri processi produttivi, dalla carrozzeria ai motori, e la riparazione richiederà sempre più l’utilizzo di prodotti chimici: dai collanti alle vernici per le carrozzerie fino ai prodotti per i motori, dai lubrificanti agli additivi.

Non sarà necessario conoscere come funzionano i legami covalenti o le reazioni redox, ma sicuramente iniziare a pensare che i prodotti chimici saranno sempre meno universali e sempre più specifici.

Piuttosto che concentrarsi sulle metodologie riparative di un singolo modello, oggi converrebbe iniziare a studiare, in base al proprio campo di applicazione, la differenza tra i vari prodotti e le caratteristiche tecniche necessarie per ogni riparazione, perché, volenti o nolenti, la chimica rivestirà un ruolo sempre maggiore nel mondo dell’autoriparazione.

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