Approfondimenti | 19 Marzo 2019 | Autore: a cura della redazione

Focus visibilità: il parabrezza ora "ci vede"

Per garantire la necessaria sicurezza di guida, non si può certo prescindere dalla qualità di parabrezza e tergicristalli. Anche queste parti sono soggette a forte innovazione, checché si possa pensare, e bisogna prenderne coscienza. Componentisti e fornitori “premium” studiano e sviluppano soluzioni inimmaginabili per parti apparentemente semplici come queste.
 

Quando si è alla guida, la massima visibilità viene garantita almeno da due componenti principali: il parabrezza e i tergicristalli. Naturalmente poi contribuiscono anche altre parti a rendere massima la sicurezza di un viaggio su quattro ruote, come per esempio un efficiente sistema di illuminazione.

Però, la nitidezza d’immagine è fuor di dubbio che possa essere assicurata soprattutto da parabrezza e tergicristalli di qualità. Entrambi, soprattutto negli ultimi anni, si sono particolarmente evoluti, anche se non si penserebbe... I principali fornitori dedicano grandi energie nello sviluppare tecnologie sempre più innovative.
 

Il parabrezza ora “ci vede”

Il parabrezza non solo deve essere perfettamente nitido, ma non deve assolutamente generare fastidiosi riflessi sotto certe condizioni di luce e, in poche parole, deve garantire massima visibilità, anche a livello di raggio di vista.

Uno dei classici problemi che si riscontra sulle auto moderne è costituito dalla presenza di montanti massicci: una sicurezza in caso di incidente, ma anche un limite perché possono ostacolare la visibilità dei pedoni e creare pericolosi angoli ciechi soprattutto quando si percorrono strade ricche di curve. Bene, la tecnologia sta risolvendo persino questo.
Basti sapere che un componentista come Continental ha ideato un sistema, Virtual A-Pillar, che consiste in un montante virtuale, già sperimentato nel recente passato sul prototipo Volvo SCC e da Jaguar-Land Rover. Continental A-Pillar coniuga l’efficacia della telecamera esterna SurroundView con quella di una seconda telecamera posta dietro al volante per osservare i movimenti del volto del conducente, a cui si aggiungono dei display flessibili OLED sui montanti anteriori del parabrezza.

Quando chi guida intende osservare i lati della strada, la combinazione delle riprese mostra una panoramica di tutto ciò che avviene dietro ai montanti del parabrezza. In altre parole, tutto ciò che c’è dietro ai montanti, non è più nascosto. L’estensione della visibilità del parabrezza a 360° è solo uno dei tanti problemi da risolvere.
Un altro punto da risolvere è la pulizia, in caso di carenza o mancanza di liquido nella vaschetta lavavetri. Forse non tutti sanno che in Ford hanno ricreato un impianto di riciclo di acqua piovana da installare su una S-Max, monovolume dal parabrezza decisamente ampio. Funziona così: un serbatoio posizionato alla base del parabrezza raccoglie l’acqua piovana e questa, dopo essere stata filtrata, raggiunge la vaschetta lavavetri per riempirla in una manciata di minuti di pioggia.

Il sistema “Kron” (ancora in fase di sperimentazione), così è stato chiamato da Ford, assicurerebbe un risparmio di tutto rispetto, secondo le stime della casa automobilistica tedesca. Se è vero che in media ogni automobilista utilizza circa 20 litri di liquido all’anno per pulire il parabrezza anteriore, a livello di circolante europeo si risparmierebbero sei miliardi di litri d’acqua sempre ogni anno.
In questo caso, l’esperimento di Ford non ha solo fini di sicurezza, come si evince, ma anche di ecologia. Lo stesso principio può anche essere applicato d’estate sfruttando la condensa generata dal climatizzatore, per ridistribuirla nella vaschetta lavavetri.

A parte queste “particolari” soluzioni legate alla visibilità, molte case automobilistiche stanno immettendo sui propri veicoli sempre più dispositivi ADAS. Si parte dai semplici sensori luce e pioggia annegati nel parabrezza, per integrare in esso anche sistemi più evoluti che possano garantire per esempio la frenata automatica d’emergenza, il cruise control adattativo o l’assistente di corsia per mantenere la traiettoria impostata anche in caso di stanchezza.

Insomma, anche il parabrezza ora “ci vede”, e in alcune situazioni forse ci vede anche di più di chi è al volante. Gran parte delle funzioni appena citate infatti si basa sull’impiego di microcamere e sensori collocati sul parabrezza, che devono naturalmente essere ricalibrati con procedure certificate allorquando si renda necessaria la sostituzione del parabrezza. Allo stato attuale, sono veramente pochi i sistemi che si “autocalibrano” al momento della sostituzione del parabrezza, per cui si raccomanda massima attenzione e informazione sul tipo di parabrezza da sostituire.
 

Tergicristalli: innovazioni e sicurezza

Quando si parla di sicurezza, si sa, non conviene mai risparmiare troppo. Non conviene mai risparmiare troppo allorquando si debba sostituire un parabrezza, così come i pneumatici, i seggiolini per i bimbi, le pastiglie freno, l’impianto GPL, le lampadine e tutto quello che riguarda la manutenzione in generale.

In ambito di manutenzione, non sottovalutare mai la qualità dei tergicristalli, perché è il componente che assicura la massima pulizia del parabrezza. Non solo, alcuni tergicristalli troppo a buon mercato possono rovinare la superficie vetrata e perdere di efficacia già dopo un paio di mesi dall’acquisto. Un fornitore di qualità e di primo impianto sottopone i propri prodotti a una serie di controlli e test, come quello di esposizione a nebbia salina, resistenza agli attriti, al caldo e al freddo, per durare più a lungo possibile ed evitare di generare fastidiosi rumori. Altri fornitori, non lo fanno.

L’ultima tecnologia di tergitura è arrivata nel 2000 e consiste in una spazzola completamente in gomma, più compatta e leggera di quella tradizionale con telaio in metallo. I tergicristalli flat blade, così si chiamano, applicano più omogeneamente di quelli in metallo la pressione sul parabrezza. Un ulteriore step evolutivo del tergicristallo molto recente è stato presentato da Valeo alla scorsa edizione di Automechanika 2018. Il tergicristallo in questione è dotato della tecnologia Aquablade, che permette di ridurre lo spazio di frenata di ben 4 metri in caso di emergenza, stando ai risultati ottenuti dalle prove. In pratica, Valeo Aquablade integra nelle spazzole Silencio un sistema che permette al liquido lavavetri di essere proiettato, attraverso una serie di minuscoli fori dedicati, direttamente sul parabrezza dalle spazzole stesse e non più dai classici ugelli presenti sopra o sotto il cofano.

Così, la qualità della pulizia viene preservata a tutte le velocità e in qualsiasi condizione di vento. Persino le telecamere frontali, sempre più presenti sui parabrezza, beneficiano di un campo visivo migliorato e infine, tale sistema, riesce a dimezzare il consumo del fluido impiegato a parità di lavaggio con i sistemi tradizionali.

Approfondimenti--> Ecco come leggere un vetro di qualità in 10 mosse

Photogallery

Tags: parabrezza consigli per la carrozzeria adas

Leggi anche

APPROFONDIMENTI | 07/11/2019ADAS e cristalli: la sicurezza passa da qui