Approfondimenti | 29 Febbraio 2024 | Autore: Alessandro Manuli

Preventivi in carrozzeria: chiaro, trasparente e inattaccabile

In collaborazione con la società di consulenza e formazione Inlumia affrontiamo il tema dei preventivi; un argomento trasversale per tutte le attività che si occupano di riparazione. Vediamo quindi quale è stata l’evoluzione della preventivazione in carrozzeria e come rendere un consuntivo chiaro e inattaccabile. 


Quello che a molti può sembrare un semplice iter burocratico è in realtà un'attività che richiede tempo, competenza e metodo. Si tratta di un documento assolutamente importante che non dovrebbe mai essere sottovalutato: ecco perché oggi parleremo di come ottimizzare il processo di preventivazione e di come stilare un consuntivo in maniera chiara e inattaccabile.

Preventivo e consuntivo

Prima di iniziare dobbiamo però chiarire che l’iter di preventivazione in carrozzeria è composto da due fasi: quella della preventivazione iniziale e quella del consuntivo finale. In entrambe vengono riportati in maniera analitica l’elenco dei ricambi e i relativi costi, le ore per la manodopera, i materiali di consumo, la tariffa oraria esposta dal riparatore, la voce smaltimento rifiuti e il costo dell'utilizzo delle strumentazioni elettroniche.

La preventivazione iniziale è un documento assolutamente indicativo, dove vengono descritte le operazioni di lavoro da eseguire e, di norma, viene redatto a veicolo montato prima dell’inizio dei lavori.
Il consuntivo finale è l’esposizione dei lavori eseguiti e documentati attraverso fotografie e certificazioni; nel complesso dimostra come sia stato attuato il preventivo e rappresenta la “prefattura”.

Tempari e prontuari: criticità e difficoltà nell’utilizzo di questi strumenti

Nell’ambito della carrozzeria, la preventivazione viene effettuata utilizzando uno strumento chiamato “Tempario”, definito come “Manuale o tabella con l’indicazione dei tempi medi di esecuzione di lavori artigianali o industriali”.

Ad oggi non esiste nessun tempario ufficiale e certificato, ma ne esistono diversi, stilati secondo logiche differenti, che vengono a propria discrezione utilizzati dagli operatori del settore (periti, carrozzieri, compagnie assicurative e consulenti tecnici d’ufficio).

Segue un elenco dei tempari maggiormente presenti sul mercato:
• Tempario Uesse
• Tempari di casa madre delle compagnie automobilistiche
• Tempario AutoData
• Tempario Bada
• Tempario Siva (Generali)
• Tempario Light (Vittoria)
• Tempario Solera
• Il Tempario 2.0
• Il Tempario Editoriale Domus


Quest'ultimo è il tempario più vecchio in uso e viene utilizzato alla prova d’esame dei periti assicurativi presso Consap per lo sviluppo della stima, sia come tempario sia come “Prontuario dei tempi di riparazione e di sostituzione di carrozzeria”. 
Il “Prontuario” costituisce il manuale contenente i dati e le nozioni più importanti per la corretta applicazione dei tempi che ciascun operatore nel settore dell’autoriparazione dovrebbe ben conoscere e che viene utilizzato come strumento in sede di esame per la prova di idoneità per iscrizione al ruolo dei periti assicurativi.

La guida all’applicazione dei tempi esiste dal 1990 circa e, dopo più di 30 anni, i concetti e le regole non sono mai stati cambiati, anche se necessiterebbero di un profondo aggiornamento.
Tra le maggiori criticità ci sono i tempi di riparazione e sostituzione, che sono indicati in ore e centesimi di ora. 
Per quanto questo concetto sia basilare e chiaro, nella nostra esperienza abbiamo riscontrato che spesso crei confusione.

Ad esempio: un tempo di 1,20 è spesso confuso per 1 ora e 20 minuti, mentre ovviamente equivale a 1 ora e 12 minuti, in quanto ogni 0,10 equivale infatti a 6 minuti.
Un’altra forte criticità è dovuta alla percezione, ormai diventata consuetudine, che il tempo di lavoro inserito nel preventivo sia solo l’esposizione del “tempo diretto” o tempo operativo, cioè il tempo necessario per eseguire materialmente il lavoro considerato.

In realtà, il prontuario specifica che oltre al tempo diretto, vi è il “tempo di lavoro indiretto” rappresentante la somma dei tempi impiegati nelle operazioni sussidiarie indispensabili alla realizzazione del lavoro in esame (accettazione veicolo, pulizia e preparazione del veicolo, preparazione e pulizia degli attrezzi, spostamento e movimentazione del veicolo).
Purtroppo risulta difficile quantificare le operazioni dei tempi indiretti, soprattutto su piccole lavorazioni.

Altre criticità evidenti sono il calcolo della finitura, i tempi della ricerca del colore, fino alla genesi dei tempi stessi, valori “fideistici” in quanto i dati non vengono forniti e non sono quindi verificabili.

Innovazione nel campo della preventivazione

A differenza del “Prontuario dei tempi”, rimasto inalterato nel tempo, da anni l’industria automotive mondiale investe nell’innovazione e nella ricerca di tecnologie sempre più avanzate. Ormai è talmente evidente la rilevanza delle nuove tecnologie nel mondo automotive che appare scontato pure sottolineare la grossa differenza tra il passato lavoro di carrozzeria e quello attuale.

Nel mondo della riparazione sono nate nuove figure professionali prima non considerate o sottovalutate, quali l’accettatore, il levabolli, il car detailing e il meccatronico, così come si è resa necessaria l’introduzione di operazioni di diagnostica e calibratura di centraline elettriche. Nelle auto moderne anche la semplice sostituzione della batteria servizi necessita una calibratura della centralina.

Il cambiamento e l’innovazione delle nuove vetture esigono un cambiamento nell’ambito dei metodi di riparazione, che devono garantire criteri di qualità e sicurezza, ma esigono anche un cambiamento in molte attività secondarie, senza le quali sarebbe impossibile mantenere un flusso di lavoro costante. 
Pensiamo ad attività di marketing, attività di vendita, pubbliche relazioni, gestione delle risorse umane, formazione del personale fino al processo della stesura del preventivo / consuntivo.
Non sorprenderà affermare che la preventivazione sia un fattore determinante sulla decisione del cliente di procedere o meno alla riparazione del proprio veicolo
Diventa una sorta di nuovo e determinante “biglietto da visita” per l’azienda.

Come rendere un consuntivo chiaro e inattaccabile

La maggior parte delle riparazioni e dei preventivi eseguiti in carrozzeria spesso ha origine da un sinistro assicurativo, che prevede una discussione tecnica con un perito assicurativo, demandato dalla compagnia per l’accertamento e la stima dei danni (art. 156 cda).

La figura professionale del perito non conosce però tutte le problematiche riguardanti la riparazione, sia perché risulta difficile conoscere le caratteristiche peculiari di tutte le auto in circolazione, sia perché per tale figura non è previsto un aggiornamento professionale.
È quindi dovere del riparatore provare e argomentare i danni richiesti (come da art. 1218 e 2043 cc. l’onere della prova è di chi richiede il risarcimento o l’indennizzo).
 
Da questo tipo di confronti tra le due figure professionali nascono sovente discussioni che creano intralci nel concordare i giusti importi e nei casi peggiori possono sfociare in liti giudiziarie.
L’arte della preventivazione oggi è un mondo complesso dove le voci che compongono un preventivo non sono mai statiche, ma seguono sempre l’evoluzione dell’auto.
 
Facciamo un esempio pratico con l’elenco che segue:
• azzeramento / spegnimento spie
• fori sensori paraurti
• calibratura proiettori (Xeno, Bixeno, Led)
• check anomalie - diagnosi elettronica
• codifica chiavi
• taratura sistemi ADAS
• messa in sicurezza veicolo ibrido
• pulizia vetri
• presa e riconsegna vettura
• calibratura parte anteriore
• calibratura parte posteriore
• costo videoperizia
• altro.


Quelle sopra citate sono tutte “voci complementari” di preventivo assolutamente necessarie per una corretta stesura dello stesso. Queste voci non sono riportate nel prontuario dei tempi, ma sono necessarie per una riparazione in sicurezza, devono comunque essere provate attraverso documentazione fotografica o cartacea da parte del riparatore.

Per creare un consuntivo chiaro e inattaccabile, dunque, è importante fornire dettagli specifici e trasparenti; vediamo in sintesi come fare.
1. Accertamento: valutazione approfondita dei danni, assicurandosi di ispezionare accuratamente il veicolo e di documentare tutti i danni visibili e nascosti.
2. Comunicazione: utilizzo di una terminologia chiara; l'uso di nomenclatura e linguaggio tecnico non bastano, bisogna spiegare nel dettaglio le problematiche riscontrate riportandole per iscritto sul preventivo ed eventuali allegati.
3. Documentazione: includere foto dei danni, foto delle fasi lavorative e allegare tutti i documenti cartacei inerenti la riparazione e la certificazione del lavoro svolto.
4. Applicazione dei tempi di riparazione: esporre tempi sostenibili e necessari, argomentando in maniera chiara e trasparente tutte le fasi della lavorazione per completare una riparazione.


In estrema sintesi, la preventivazione in carrozzeria è un elemento fondamentale per la prosperità di un’impresa nel settore delle riparazioni automobilistiche. Con la crescente richiesta di trasparenza dei costi e l’aumento di aspettative del cliente, diventa essenziale la comunicazione chiara, la formazione del personale in materia di valutazione dei danni così come il continuo aggiornamento delle competenze nel campo.

Foto di apertura: ​Immagine di jcomp su Freepik.

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Tags: Inlumia

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