News | 30 Giugno 2015 | Autore: Redazione

Due decenni di misurazione elettronica del colore

Vent’anni orsono Spies Hecker offrì alle carrozzerie il suo primo spettrofotometro. Oggi il marchio sfrutta l’esperienza acquisita nel tempo per continuare a sostenere i propri clienti nel loro lavoro quotidiano.
 

“A partire dal primo spettrofotometro, ci siamo sempre concentrati sulla semplificazione e sulla velocizzazione della ricerca delle formule al fine di incrementare l’efficienza della carrozzeria” ha detto Dietmar Wegener, Color Management Specialist di Spies Hecker per Germania, Austria e Svizzera. “La prima generazione di spettrofotometri ColorDialog di Spies Hecker permise alle carrozzerie di utilizzare le tecnologie più innovative ed un altro beneficio dell’utilizzo degli spettrofotometri è, oggi come 20 anni fa, l’affidabilità.”

Attualmente vi sono circa 5.000 spettrofotometri ColorDialog di Spies Hecker in uso in Europa, Medio Oriente e Africa (zona EMEA) mentre i numeri per la sola Germania parlano di oltre 1.400 dispositivi. Il ColorDialog Delta-Scan, lo spettrofotometro di ultima generazione, è ora in grado di leggere il tipo di effetto della vernice e potrà in futuro essere connesso a Phoenix, il nuovo software di ricerca formule web-based.

Dai cinque ai tre angoli di lettura
Per i clienti Spies Hecker l’era degli spettrofotometri era iniziata nel 1995 con il ColorDialog MA 64, un dispositivo con cinque angoli di osservazione che operava in abbinamento al software Color Unix. Fu comunque subito chiaro che per determinare il colore erano necessari solo tre angoli di lettura e nel 2003 fu introdotto lo spettrofotometro ColorDialog MA 90BR.

“Quando era connesso al software di abbinamento, questo dispositivo offriva ai carrozzieri l’opzione di correggere automaticamente le formule colore” ricorda Wegener.

Connessi nella sala di miscelazione
La crescita costante del numero delle varianti e dei colori ad effetto, richiese un ulteriore sviluppo degli strumenti e nel 2005 Spies Hecker lanciò ColorDialog, un dispositivo equipaggiato con la più moderna tecnologia LED. Questo spettrofotometro poteva essere connesso al software CRplus di Spies Hecker.

Lo spettrofotometro di ultima generazione del marchio, il ColorDialog Delta-Scan, è disponibile dal 2013. Questo dispositivo misura colori e effetti ed utilizza un’innovativa ottica fotografica in un’unica fase lavorativa. E’ possibile abbinare le formule corrispondenti alle letture in modo veloce utilizzando il software CRplus e Phoenix, il nuovo software colore web-based.

“Il touch screen fa in modo che il ColorDialog Delta-Scan sia ancora più facile da utilizzare rispetto ai suoi predecessori” spiega Wegener. Una volta effettuata la lettura, la formula viene calcolata al computer utilizzando, per esempio, il sistema ColorTint HD. I carrozzieri possono quindi trasferire la formula alle bilance digitali per la fase di miscelazione.

Wegener conclude: “Misurazioni più precise e veloci e una connessione migliore con la fase di miscelazione: venti anni fa con il ColorDialog Spies Hecker aprì la strada ad un’avanzata gestione del colore ed oggi continua a guidare lo sviluppo di questi strumenti.”

Per maggiori informazioni circa gli spettrofotometri, siete pregati di visitare http://www.spieshecker.com/it e poi cliccare su colori.

La storia degli spettrofotometri Spies Hecker
1995: Lancio dello spettrofotometro ColorDialog MA 64 con cinque angoli di lettura
1998: Lancio del ColorDialog MA 64 che utilizzava Windows
2003: Presentazione dello spettrofotometro ColorDialog MA 90BR con tre angoli di lettura
2005: Passaggio allo spettrofotometro con tre angoli di lettura ColorDialog con software CRplus
2013: Lancio dello spettrofotometro ColorDialog Delta-Scan con lettura degli effetti
 

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