Approfondimenti | 08 Febbraio 2024 | Autore: Alessandro Manuli

Valutazione commerciale e antesinistro: differenza e aspetti tecnici

Diamo inizio a un nuovo appuntamento dedicato al mondo carrozzeria e curato dalla società di consulenza e formazione Inlumia. Oggi si parla di valutazione dell’auto in relazione ai costi di riparazione dopo un incidente.


La valutazione commerciale e la valutazione antesinistro sono due aspetti fondamentali della gestione dei sinistri, in particolare nel settore automotive. Vediamo di capire meglio le differenze fra questi due parametri e cosa comportano in termini di valutazioni del risarcimento. 

Definizioni

La valutazione commerciale è il prezzo di acquisto di un veicolo con analoghe caratteristiche basilari al momento dell’indagine stessa. I dati estrapolati dall’indagine posso portare a valori diversi allorquando si intende variare l’area geografica in focus.

Il valore antesinistro si desume dal valore commerciale che il veicolo ha al momento del sinistro ed è basato su parametri ben definiti quali modello e versione dello stesso, allestimenti particolari, numero di proprietari, km percorsi, stato d’uso generale ed età anagrafica del veicolo e degli eventuali miglioramenti o modifiche apportate e, ancora, di altri fattori che potrebbero influire sul suo valore.

Quindi la differenza tra il valore commerciale e il valore antesinistro di un veicolo risulta essere dovuta soprattutto a un'accurata ricerca da parte dell’operatore che, visionato il veicolo oggetto di sinistro, può rilevare i parametri descritti sopra.

Il risarcimento e il valore di mercato

Comprendere la differenza tra i due valori è necessario poiché in ambito risarcitorio vale il principio secondo il quale, come scelta primaria, se si danneggia un bene questo va ripristinato. Se non è possibile la riparazione secondo i criteri del “buon padre di famiglia”, si ha l'obbligo di rimborsare l’acquisto di un bene similare e tutti i costi a esso correlati.

Per tale motivo si ricorre alla ricerca del “valore di mercato”, per conoscere i prezzi di acquisto di un bene analogo a quello danneggiato - ovvero con caratteristiche commerciali simili - al fine di poter ipotizzare un corretto e congruo rimborso.
Sfortunatamente, però, negli anni si è sempre di più delegato a terzi - ovvero a privati fornitori di servizi - la ricerca del valore di mercato e con il tempo si è addirittura radicata l’idea che il valore ricercato abbia esso stesso la propria genesi dalla lettura degli elenchi forniti, denominati mercuriali. Si potrebbe affermare - senza timore di smentita - che tale stortura ha portato alcuni operatori del settore ad ipotizzare che i mercuriali abbiano determinato il mercato anziché rilevarlo.

Di fatto possiamo affermare che una serie di pubblicazioni specializzate, come Eurotax o Quattroruote (i cosi detti mercuriali), sono divenuti il punto di riferimento delle compagnie assicurative che ravvedono in tali elenchi un modo certo e soprattutto veloce per la determinazione del valore di un bene. 
Queste pubblicazioni riportano i valori medi di acquisto e di vendita dei veicoli, tuttavia, questi strumenti sono diventati sempre meno adeguati al mercato reale dell’usato, mettendo in luce le “forzature” statistiche attuate dalle case editrici dei mercuriali.
 
Queste, infatti, non monitorano il mercato delle compravendite dei veicoli ma applicano curve di abbattimento percentuali, slegate dal reale mercato. Tale meccanismo è però meramente finanziario, tanto che si parla di “quotazioni” e non di “rilevazioni” e ciò ha portato a situazioni in cui, per esempio, una Fiat Panda è stata rivalutata di 1.000 euro su 5.600 euro in soli due mesi: un rialzo del 17,85%!

                                 

Riparazioni antieconomiche e mercato parallelo

L’alea di infallibilità di tali listini ha creato enormi problemi ai danneggiati che non avevano strumenti per opporsi a simili storture imposte “dall’alto”. In questo contesto risulta frequente che le riparazioni siano antieconomiche, ovvero che il danno stimato superi il valore del veicolo danneggiato
Questo ha creato un’ennesima soluzione poco equa da parte delle compagnie assicuratrici, ossia la creazione di un mercato parallelo, aperto a demolitori o riparatori “free lance”, ove il veicolo danneggiato, ormai valutato come “relitto”, viene esposto a un’asta online e proposto al miglior offerente.
 
Questo avviene ovviamente ai fini di un’ulteriore decurtazione risarcitoria. 
Il danneggiato, infatti, accettando la vendita del suo veicolo incidentato, accetterà implicitamente la decurtazione della somma ricevuta dal totale del risarcimento assicurativo.
Ecco perché l’arbitrario abbattimento delle valutazioni commerciali elimina dal mercato della riparazione molti veicoli che in realtà erano lecitamente e correttamente riparabili, oltre che determinare un grosso risparmio per le compagnie assicuratrici in termini di risarcimenti.
  
Tali inesattezze hanno generato diatribe inerenti le enormi discordanze tra il reale prezzo di acquisto di un veicolo e il relativo valore riportato sui vari mercuriali; diatribe sempre più frequenti nel mercato italiano, visto che l'aumento dell'età media del parco circolante italiano è un trend che si registra da diversi anni: nell’ultimo rapporto Unrae(Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) si stima che le vetture circolanti sul territorio italiano hanno un’età media che supera i 12 anni. 

                                  
 

Nuovo metodo EXACT per il valore commerciale

Dopo il periodo pandemico, con i relativi problemi alla logistica della supply-chain, le forzature governative relative all’adozione dei veicoli a trazione elettrica, gli incentivi alle rottamazioni ecc. ecc., hanno profondamente alterato il mercato dell’usato, scatenando incertezza sugli acquisti. A causa di tali fenomeni economici il mercato dell’usato ha riportato un’ ulteriore aumento. 

A riprova del maggior valore delle auto usate riportiamo il dato che negli ultimi anni, infatti, tra le vetture che hanno subito un incidente si assiste a un aumento delle riparazioni di circa il 40%. 
Per far fronte al divario tra le valutazioni commerciali fornite dai mercuriali e il reale mercato dell’usato, un gruppo di professionisti quali periti automotive, patrocinatori e ricostruttori, ha studiato approfonditamente il problema e - all’interno dell’associazione UPIS (Unione Professionisti Infortunistica Stradale) - ha sviluppato durante il periodo pandemico un metodo per la determinazione del valore commerciale, definendone il processo elaborativo “EXACT”.

Il metodo si basa sull'analisi dei dati di vendita di veicoli pubblicati su portali web specializzati e prevede i seguenti quattro precisi passaggi.
    1. Raccolta dei dati di vendita dei concessionari, operatori professionali, con successiva pulizia da doppioni e informazioni relative a veicoli non inerenti.
    2. Media dei dati raccolti e, se superiori a 20 come quantità, anche con eliminazione dei valori estremi decurtando al massimo il 20% dei valori.
    3. Parametrizzazione della media secondo il metodo statistico dei “minimi quadrati”, per un adeguamento in funzione della vetustà meccanica (km percorsi) del veicolo oggetto d’esame.
    4. Sconto. Aggiunta di uno sconto almeno pari al costo del passaggio di proprietà se inferiore al 10% del valore determinato.


Questo metodo per determinare il valore di mercato di un veicolo è innovativo e affidabile; inoltre, rispetto ai mercuriali, presenta tre diversi vantaggi quali:
    trasparenza: consente di accedere ai dati di vendita utilizzati per la determinazione del valore;
    • accuratezza: si basa su dati reali di vendita;
    • flessibilità: può essere personalizzato per tenere conto di fattori specifici del veicolo danneggiato.

Riparazione e valore dell’auto

Recentemente anche la Cassazione con la sentenza 10686/2023 ha precisato che non si può negare il diritto a far riparare un veicolo danneggiato in un incidente per il solo fatto che il costo delle riparazioni necessarie superi il valore che il mezzo aveva prima del sinistro.
 
Quello che occorre invece verificare è se quei lavori facciano aumentare quel valore, procurando al danneggiato un vantaggio che non gli spettava.
Diventa dunque indispensabile accertare la corretta valutazione antesinistro di un veicolo; trovare un metodo condiviso e trasparente tra assicurazioni e danneggiati porterebbe vantaggi a tutta la collettività. 


Foto di apertura: ​Immagine di jcomp su Freepik.

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