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La formazione continua diventa sempre più importante, non solo perché cambiano le tecnologie, ma anche perché diventa un volano di crescita per le carrozzerie e per la professionalità di chi ci lavora, con l’ulteriore vantaggio di diventare attrattiva per le nuove generazioni.
Il valore e l’importanza della formazione: ne abbiamo parlato con un vero esperto del settore, Luis Perez, co-fondatore di Inlumia, che ci racconta come è cambiato il lavoro nelle carrozzerie e perché investire nella formazione è diventato imprescindibile.
La specializzazione è sempre più necessaria
Da oltre venticinque anni Luis Perez, co-fondatore di Inlumia, lavora nel mondo della formazione per le carrozzerie e ha vissuto da vicino le diverse trasformazioni del settore.“Quando ho iniziato – racconta Perez – mi occupavo di organizzazione e gestione, in un’epoca in cui un solo professionista doveva saper fare tutto. Oggi questo approccio non è più sostenibile.
Per stare al passo con l’evoluzione di questo mestiere anche in Inlumia abbiamo portato dei cambiamenti e oggi seguo una rete di circa venti specialisti, ciascuno con competenze verticali: è l’epoca della specializzazione, non si può più essere generalisti.”
Quali sono dunque le motivazioni principali di questo cambiamento verso la specializzazione? “Le ragioni sono fondamentalmente due: da un lato la crescente complessità dei processi, in particolare nella gestione dell’ufficio; dall’altro, un cliente sempre più consapevole ed esigente” spiega Perez.
Il ruolo dei giovani e la sfida generazionale
Sono spesso i giovani a spingere per innovare, soprattutto nelle aziende dove è in corso un ricambio generazionale.“Oggi le carrozzerie che investono di più nella formazione sono quelle in cui è in corso un ricambio generazionale – dichiara Perez. Sono spesso i giovani a cercare strumenti e competenze per affrontare il futuro. Non possono affidarsi solo all’autoapprendimento o alle figure interne come facevano i loro padri. La formazione improvvisata non basta più”.
Da qui la necessità di percorsi formativi chiari, strutturati e mirati.
La formazione come strategia
La formazione non può più essere considerata un elemento accessorio, ma deve essere parte integrante della strategia aziendale.“Ogni imprenditore – afferma Perez - dovrebbe legare la propria strategia aziendale a un piano formativo strutturato. Le attrezzature e i prodotti sono importanti, ma il vero vantaggio competitivo è il team: persone motivate, unite e preparate possono fare la differenza”.
E continua: “in Italia, purtroppo, la formazione è stata troppo spesso usata come veicolo commerciale. Questo ha contribuito a svalutarla agli occhi degli operatori. La formazione non è un gadget: è un investimento che deve produrre trasformazione”.
Il valore della formazione efficace
Quando la formazione è davvero utile? Per Perez la risposta è semplice: “una formazione è efficace quando consente di fare qualcosa che prima non si riusciva a fare, come ad esempio scrivere preventivi più velocemente, ridurre gli errori nella gestione dei sinistri, ottimizzare i tempi di lavorazione".Prima di iniziare qualsiasi percorso, afferma Perez, è perciò importante porsi una domanda semplice ma fondamentale: “Qual è il problema che voglio risolvere?”
Altrettanto importante, quando si affronta un percorso formativo, è motivare e coinvolgere i collaboratori.
“Mandare dipendenti ai corsi senza un obiettivo chiaro - sottolinea Perez - è inutile”.
Bisogna anche considerare che una certa resistenza al cambiamento è naturale e comune un po’ in tutti, per questo è necessario che il titolare spieghi bene le aspettative prima del corso, così da motivare e coinvolgere il personale e rendere più efficace e partecipata questa attività.
Quanto investire?
Idealmente, una carrozzeria dovrebbe destinare almeno il 5-10% del proprio fatturato annuo alla formazione.Questo perché una risorsa umana ben addestrata e motivata può aumentare la produttività del 25-30%, sia in ambito tecnico sia amministrativo.
Come è oggi la situazione? “Le realtà di medie dimensioni sono quelle che oggi investono di più. Le piccole spesso rinunciano per mancanza di risorse. Le grandi, invece, si scontrano con modelli di gestione troppo rigidi e paternalistici. In tutti i casi, il vero fattore di cambiamento sono i giovani” risponde Perez.
Competenze chiave da sviluppare
Quali competenze servono oggi a una carrozzeria per rimanere competitiva?“Per rimanere competitivi oggi – spiega Perez – una carrozzeria deve sviluppare competenze in diversi ambiti: marketing e comunicazione (soprattutto per i titolari); gestione del cliente; preventivazione; gestione dei sinistri; controllo di gestione; ottimizzazione dei processi produttivi”.
“Anche partner come i colorifici – continua Perez - possono diventare catalizzatori di crescita, ma solo se iniziano a puntare più sui servizi che sui prodotti. Restare un passo indietro ai clienti significa, nel tempo, perderli”.
Le modalità della formazione
Oggi le attività di training possono essere svolte in due modalità: online da remoto e in presenza.Entrambe le opzioni presentano dei vantaggi e la scelta è dunque molto personale e legata sia alla situazione specifica sia all’argomento trattato.
La formazione online è sempre più apprezzata per la parte gestionale e per la comodità di confronto tra colleghi in tutta Italia; l’attività in presenza è decisamente più efficace per tutta la parte pratica e anche per creare un maggior coinvolgimento.
Entrambe le modalità sono valide, ma nessuna sostituisce la motivazione individuale, che come dicevamo sopra è un elemento fondamentale per una formazione proficua.
Un nuovo approccio culturale
Molte carrozzerie ancora oggi affidano la formazione alle dinamiche interne, lasciando che un neoassunto impari “sul campo”, rimanendo spesso poco produttivo per mesi. Eppure, basterebbe affiancarlo da subito a un esperto esterno.“La domanda da porsi – spiega Perez – è ma quanto costa avere un collaboratore improduttivo per sei mesi? La risposta è sicuramente più di un buon corso”.
È necessario quindi anche un cambiamento culturale da parte dei titolari delle carrozzerie, perché è arrivato il momento di considerare la formazione un investimento e un momento prezioso per tutti.
“Ma ricordiamoci che la formazione da sola non basta – sottolinea nuovamente Perez -. la formazione non crea competenza se non è accompagnata da convinzione e impegno. Anche il miglior tecnico non può fare nulla se lavora con persone che non vogliono cambiare”.
Il ruolo del formatore
“In questo settore, i formatori devono essere altamente competenti e concreti – aggiunge Perez -. Il carrozziere non ha tempo per ‘tradurre’ la teoria: ha bisogno di strumenti pratici subito applicabili”.Conclusione
Da non dimenticare anche che una carrozzeria che investe nella formazione diventa più attrattiva per nuovi talenti e più capace di trattenere quelli già presenti.“Una carrozzeria – conclude Perez - ha bisogno di una vera e propria ‘accademia’, non solo di esperienza pratica. Come diciamo spesso nei nostri corsi, citando Albert Einstein: ‘La follia è fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi’.”
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