
Fredrik Karlsen, CEO di Intakt Bilskade, ci racconta la rapida espansione del network e come l’aumento dei veicoli elettrici in Norvegia abbia, paradossalmente, portato a un incremento degli incidenti, sfatando perciò il mito della loro sicurezza.
In questa intervista, il nostro interlocutore è Fredrik Karlsen, CEO di Intakt Bilskade, uno dei principali gruppi di carrozzerie in Norvegia e Svezia.
Durante la chiacchierata, Fredrik ci ha raccontato la rapida crescita dell'azienda, il suo modello di business unico e le sfide che ha affrontato nel settore delle riparazioni di veicoli elettrici. Abbiamo discusso anche del rapporto con le assicurazioni, della qualità dei veicoli cinesi e delle tendenze emergenti nel mondo delle auto elettriche.
Infine, il manager ha condiviso il suo punto di vista su come l'innovazione tecnologica stia influenzando i danni e le riparazioni, sfatando alcuni miti sulle auto elettriche e la sicurezza stradale.
Prima di tutto, Fredrik, potresti raccontarci chi è e cosa fa Intakt Bilskade?
Intakt Bilskade è uno dei principali network di carrozzerie in Norvegia e Svezia. Attualmente abbiamo circa 31 carrozzerie tra i due paesi, di cui cinque in Svezia e 26 in Norvegia.
In Norvegia, il nostro modello si basa su due pilastri: da un lato, abbiamo il marchio Intakt, dove possediamo direttamente tutte le carrozzerie e le gestiamo come una catena unica, con processi e standard uniformi; dall’altro, ci sono alcune carrozzerie in cui siamo azionisti, ma che stiamo ancora integrando nella rete.
Siamo un’azienda giovane, con solo due anni di attività, e stiamo crescendo molto velocemente. Il nostro obiettivo è diventare la catena di carrozzerie leader in Norvegia e Svezia, ampliando costantemente la nostra rete.
Quindi nel secondo caso, quello in cui non detenete il 100%, non è un franchising ma una partecipazione nel capitale, corretto?
Esatto. Possediamo delle quote e facciamo parte del consiglio di amministrazione, collaborando strettamente con gli altri azionisti. I nostri principali partner sono concessionari e importatori.
Ad esempio, il marchio Intakt è posseduto da grandi concessionari e da un importatore di Stellantis, creando una struttura di proprietà a tre livelli. Lavoriamo perciò a stretto contatto con i concessionari locali per gestire insieme le carrozzerie.
Questo modello è abbastanza unico in Europa: ne ho parlato anche con Roberto Sticca di CSN Collision Italia, che mi ha detto di non aver mai visto nulla di simile.
Il nostro motto è la cooperazione: insieme siamo più forti. Invece di operare separatamente, preferiamo lavorare uniti.
La Norvegia è il paese europeo con la più alta percentuale di veicoli elettrici in circolazione. Questo ha sicuramente cambiato il lavoro nelle carrozzerie. Come avete gestito la transizione?
Anche se Intakt è una realtà giovane, con solo due anni di attività, proveniamo da un’altra catena che è operativa da oltre 10 anni. Per questo, abbiamo iniziato presto a lavorare con veicoli elettrici, quando Tesla è diventata uno dei marchi principali in Norvegia.
Siamo stati tra i primi ad affrontare questa sfida. Lavorare con veicoli elettrici richiede competenze specifiche: i nostri tecnici devono essere formati sull’elettricità e sapere come gestire correttamente le batterie.
Inizialmente, Tesla utilizzava molta lega di alluminio, un materiale complesso da lavorare, quindi abbiamo dovuto investire in formazione e attrezzature specializzate.
Inoltre, le compagnie assicurative prestano sempre più attenzione alla sostenibilità, il che ci ha dato un vantaggio nel dimostrare di essere all’avanguardia e affidabili nelle riparazioni di veicoli elettrici.
Lavorate anche con veicoli elettrici cinesi? Ci sono differenze rispetto a Tesla?
All'inizio c'erano grosse differenze nella qualità. Alcuni marchi cinesi, come ad esempio MG, sembravano... quasi vuoti dentro.
Oggi, però, la qualità è altissima, pari a quella di Tesla e dei produttori europei, con costi molto competitivi – almeno finché l'UE non introdurrà nuove tasse.
In Norvegia, dove non ci sono tasse su questi veicoli, sono molto diffusi.
Noi oggi lavoriamo su tutti i brand cinesi cinesi e, con il loro ottimo rapporto qualità-prezzo, rappresentano una seria minaccia per gruppi come Stellantis o Volkswagen.
Puoi darci ora un’idea delle tariffe orarie e del costo medio del lavoro in Norvegia?
La tariffa oraria è di circa 100 euro, sia per la carrozzeria sia per la verniciatura.
Lo stipendio annuale di un tecnico carrozziere o verniciatore varia tra i 50.000 e i 60.000 euro, considerando però che la Norvegia è un paese con un costo della vita elevato.
Com’è invece il rapporto tra carrozzerie e compagnie assicurative in Norvegia?
La situazione è molto simile a quella di altri paesi: un mix di collaborazione e conflitto. Noi cerchiamo di posizionarci come il partner preferito delle assicurazioni, puntando sulla qualità del servizio per il cliente finale.
Inoltre, siamo molto orientati ai dati e monitoriamo costantemente gli indicatori di performance, come i tempi medi, la produttività, l’efficienza e la capacità. Questo ci permette di soddisfare meglio le esigenze delle assicurazioni.
Naturalmente, noi vogliamo essere pagati di più, mentre loro cercano di ridurre i costi... quindi, a volte, sembra una vera lotta tra cane e gatto.
Tanti temono che con l’aumento dei veicoli elettrici e con gli ADAS, ci saranno meno incidenti. È davvero così?
In realtà, no! In Norvegia, con l'aumento dei veicoli elettrici, abbiamo visto che i danni sono aumentati.
Le auto elettriche sono ricche di tecnologia, schermi e distrazioni per gli automobilisti. Le persone spesso distolgono lo sguardo dalla strada per regolare il sedile, lo schermo o il clima… e finiscono per sbattere.
Inoltre, queste auto hanno una potenza elevata. Basta un piede pesante sull’acceleratore e ti ritrovi nel cespuglio del vicino! È successo più di una volta.
Quindi posso rassicurare l'Italia: le auto elettriche non stanno riducendo gli incidenti, anzi!
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