News | 11 Ottobre 2023 | Autore: redazione

​Accesso ai dati: ATU e Carglass® vincono la causa contro FCA

La Corte di Giustizia Europea ha deciso: Carglass® e ATU vincono contro il Gruppo FCA, che a questo punto è costretto a sbloccare l’accesso ai dati dei suoi veicoli.

 
FCA (Stellantis) perde la causa e il mondo aftermarket ufficializza e rivendica la vittoria: dopo più di un anno di contenzioso, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) si è pronunciata a favore di Carglass® e del network di riparazione tedesco ATU (Auto-Teile-Unger), parte del gruppo Mobivia dal 2016.

Ma andiamo con ordine e facciamo un piccolo passo indietro.

La causa e la sentenza

ATU e Carglass®, che in Germania hanno stretto un accordo di partnership, avevano chiamato in causa (numero della causa: C‑296/22 n.d.r.) Fiat Chrysler Automobiles (FCA Italy), perché riscontravano una sempre maggiore difficoltà a intervenire sui moderni veicoli, a causa di una serie di blocchi e ostacoli che le case auto come FCA, ma anche tutte le altre, stanno ponendo per l’accesso ai dati del veicolo tramite la porta OBD da parte delle officine indipendenti.

Le due aziende hanno perciò denunciato il costruttore auto, portandolo davanti al Tribunale regionale di Colonia, accusandolo di adottare un comportamento non conforme a quanto stabilito dalla legislazione comunitaria. La domanda di ATU e Carglass® è stata poi accolta dal Tribunale, che ha deciso di sottoporre il caso alla Corte di Giustizia Europea, in Lussemburgo dove ha sede l’istituzione. 

La corte di Giustizia dell’Unione Europea il 5 ottobre 2023 si è dunque espressa pronunciando la seguente sentenza: la CGUE ha stabilito che il costruttore italiano non può imporre condizioni di accesso diverse da quelle definite dalla normativa europea. Ciò impone perciò a FCA, e di conseguenza a tutti gli altri produttori di veicoli, di fornire agli operatori indipendenti un accesso illimitato, standardizzato e non discriminatorio alle informazioni sull'OBD e sulla riparazione e manutenzione dei veicoli. Qualsiasi altra condizione imposta dai produttori è dunque vietata.

L’aftermarket europeo ha perciò da festeggiare, in particolare le officine indipendenti, che possono ora accedere alle RMI (Repair and Mantenance Information n.d.r.), ma anche ai dati generati da tutti i veicoli connessi, compresi naturalmente quelli del Gruppo Stellantis.

Il Gruppo Belron®, proprietario del marchio Carglass®, ha poi ufficializzato il tutto con un comunicato stampa dal titolo “Vittoria per Carglass® Germany e ATU”. La nota contiene al suo interno le dichiarazioni di Carlos Brito, CEO di Belron®, e di Jean-Pierre Filippini, amministratore delegato di Carglass® Germany.
Il numero 1 del gruppo Belron® ha commentato: “Siamo lieti della sentenza odierna emessa dalla Corte di Giustizia Europea. Con questa decisione la concorrenza nel mercato aftermarket sarà più leale a tutto vantaggio dei consumatori. Crediamo, inoltre, che questa sentenza sia storica e che riguarderà tutto il mondo. Siamo impegnati a lavorare in modo costruttivo con tutti i produttori di veicoli per garantire che questo verdetto venga implementato in modo efficace”.

Gli fa eco l’AD di Carglass® in Germania, che ha dichiarato: “Ci aspettiamo ora che tutti i produttori di veicoli rispettino questa decisione e non ci siano più restrizioni per accedere alle informazioni sulla riparazione e la manutenzione dei veicoli”.

Per ATU, invece, è intervenuto Lars Heyne, amministratore delegato del network di riparazione tedesco, che ha commentato: "Accogliamo con grande favore la decisione della Corte di Giustizia Europea. La sentenza crea certezza giuridica in tutta l'Unione Europea e rafforza la libera concorrenza. I veri vincitori, però, sono i consumatori che possono continuare a decidere in autonomia a che officina rivolgersi”.

Una sentenza definita storica

La notizia, ovviamente, è rimbalzata su tutte le principali testate internazionali del settore e sono intervenute sull’argomento anche la Fédération Internationale de l'Automobile (FIA), l’ADPA, acronimo di Automotive Data Publisher Association, e il CECRA. Tutti ci hanno tenuto a elogiare la tenacia e la determinazione di ATU e Carglass® nel portare avanti questa causa.

La FIA ha colto l’occasione per ribadire che i costruttori non possono imporre in nessun modo dei limiti agli operatori indipendenti. “La decisione della Corte – precisa la Federazione – invia un messaggio preciso: i produttori devono aderire e rispettare le normative UE esistenti, senza imporre barriere ingiustificate. Siamo fermi nel nostro impegno e siamo pronti a collaborare con gli operatori dell’aftermarket perché questa decisione sia rispettata e perchè gli interessi delle officine indipendenti siano tutelati”.

Anche l’ADPA ci ha tenuto a congratularsi con il Gruppo Belron®/Carglass® e ATU e lo fa tramite le dichiarazioni del presidente Ralf Pelkmann e del direttore generale, Pierre Thibaudat.
“Con questa sentenza, la Corte di Giustizia Europea garantisce l’accesso indiscriminato alle informazioni tecniche e perciò una concorrenza più leale nel mercato aftermarket. Tutto il nostro intero ecosistema ne trae beneficio, ma soprattutto i consumatori finali, che continueranno ad avere una vera scelta su dove andare a portare il veicolo a riparare”, spiega Pelkmann.
“In Europa sono stati fatti molti passi in avanti, ma non bisogna fermarsi qui. Dobbiamo agire adesso”, conclude Thibaudat.

In merito a questa storica sentenza è intervenuto anche il CECRA (European Council for Motor Trades and Repairers), che da sempre lotta a favore di una reale apertura all'accesso dei dati per evitare oligopoli nel mondo della riparazione.
Nella sua comunicazione, il direttore generale di CECRA, Bernard Lycke, sottolinea: “Senza parità di accesso ai dati di bordo del veicolo non esistono servizi di qualità e innovativi. Per questo continuiamo a chiedere alla Commissione Europea di presentare al più presto la tanto attesa legislazione settoriale. Lavoriamo per avere pratiche giuste e trasparenti all'interno dell'ecosistema automobilistico in modo che gli interessi dei consumatori, dei concessionari e dei riparatori siano debitamente presi in considerazione".

Per leggere la sentenza completa della Corte di Giustizia Europea clicca qui.

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Tags: carglass fca mobivia accesso ai dati ATU

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