News | 27 Febbraio 2017 | Autore: redazione

RC auto: è pioggia di reclami
Immaginiamo una scena “post sinistro”. Gli automobilisti, tendenzialmente, dicono “sentiamo il perito” oppure “il perito ha detto che la compagnia questo preventivo non lo paga”. Insomma, una figura “misteriosa”, ma è da chiarire: il suo ruolo, in sintesi, è quello di stimare i danni traducendoli in perizia. Successivamente quindi il “documento” giunge al liquidatore incaricato alla gestione del sinistro che farà tutte le sue valutazioni.

Ecco quindi che si fa spazio l’ISVAP, ora IVASS, che agisce indisturbata controllando i colossi assicurativi. Proprio coloro che mirano a ridurre la tariffa di manodopera, la stessa che permette a voi carrozzieri di stare sul mercato. Ma c’è un dato che ha colto la nostra attenzione (segnalato dall’ANSA): sono quasi 30.000 i reclami arrivati sul tavolo delle compagnie assicuratrici per i servizi RC auto. Un dato non da poco e che fa presupporre che qualcosa non sta andando proprio per il verso giusto. Sarà poca chiarezza? Sarà poca trasparenza nelle comunicazioni?

Infatti, nel primo semestre 2016 le imprese di assicurazioni italiane ed estere operanti in Italia hanno ricevuto complessivamente dai consumatori italiani 64.355 reclami, di cui 14.590 (pari al 22,67% del totale) relativi ai rami vita, 29.104 (45,22% del totale) al ramo RC auto e 20.661 (32,11%) per gli altri rami danni.
Si legge sull’ANSA, inoltre, che per gli automobilisti i principali motivi di rimostranza riguardano i tempi di definizione dei sinistri e, più in generale, il servizio di liquidazione reso, oltre a controversie sull’attribuzione della responsabilità e sulla valutazione e quantificazione dei danni.
 

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