News | 20 Ottobre 2025 | Autore: Sabrina Alsido

Le innovazioni che cambieranno le riparazioni di carrozzeria per sempre

Michel A. Malik, Group Publisher & CEO di BodyShop News International, ha moderato due degli incontri di NMBodyshop Forum: il primo di questi era dedicato alle novità destinate a cambiare il futuro del settore. 

 

Come cambierà il mondo della carrozzeria? Per capirlo bisogna partire dalle innovazioni di prodotto.

Per farlo Michel A. Malik, Group Publisher & CEO di BodyShop News International, ha riunito a Bologna, sul palco di NMBodyshop (l’evento organizzato dal nostro gruppo editoriale in collaborazione con Autopromotec durante l’ultima manifestazione fieristica), Bruno Bouygues, Presidente di GYS, Roger Marti, Senior Director of Product Management di Snap-on Equipment, Andrew Tindall, Commercial Director di INDASA Group e Daniel Clarke, Vicepresidente e General Manager per ITW Evercoat. 

Il punto di base è semplice: il successo con cui i professionisti della carrozzeria potranno garantire una continua e crescente profittabilità delle loro aziende e un adeguato supporto ai loro clienti dipende da come sapranno adattarsi alle innovazioni. 

Secondo Andrew Tindall “in un clima segnato da forti incertezze, sedersi e aspettare non è una possibilità”. Come per tutti, anche per INDASA, racconta Tindall, alle sfide che arrivano dall’esterno si aggiunge la difficoltà nel reclutamento.
Il gruppo ha scelto quindi di investire nelle giovani generazioni, cercando di attrarre persone con l'ambizione di cambiare le cose in meglio e poi di lavorare per trattenerle in azienda. 

Lo strumento della formazione va curato anche dal lato della distribuzione, ha proseguito Tindall, perché è l'unico modo per condividere non solo le best practices del prodotto, ma anche valori e visioni aziendali. 

Non è un caso, sottolinea Tindall, che il team di INDASA abbia oggi un’età media di circa 35 anni. “Per il nostro settore è una media molto giovane -prosegue Tindall -. Crediamo nell’accoglienza di persone nuove e nel lasciare che facciano le cose in modo diverso”.

Un atteggiamento aperto ai cambiamenti è anche quello descritto da Roger Marti: nella sua decennale esperienza con Car-o-Liner, ha dovuto, ad esempio, riconoscere che l’arrivo degli OEM cinesi ha cambiato le regole del gioco.
“Laddove tradizionalmente c’era bisogno di tre o quattro anni prima di lanciare una nuova auto, loro lo fanno in nove mesi”.
I fornitori di ricambi, i formatori e i processi devono dunque usare un approccio completamente diverso, che permetta di essere velocemente in grado di riparare un modello prima che esca quello nuovo. 

Sarà necessario, aggiunge poi, creare nuove conoscenze e nuovi metodi anche per accogliere i nuovi player, come Tesla, e l’ormai consolidato utilizzo del gigacasting, un’innovazione che aiuta a semplificare e ad abbassare i costi di produzione, ma che complica molto le riparazioni.  

Infine, secondo Marti, sarà necessario aprirsi all’arrivo dell’AI nelle officine: “Non vogliamo sostituire il tecnico con un computer e un mouse, vogliamo che i macchinari diano consigli e informazioni per fare il miglior lavoro possibile, usando le informazioni del costruttore e i dati delle riparazioni simili già svolte da altri”.  

Daniel Clarke trova che il suo settore, ovvero il ripristino della superficie del veicolo prima che riceva la vernice, unisca le due innovazioni appena descritte: quelle di prodotto e processo, ma anche quella della preparazione professionale.

“Il nostro è sempre stato un lavoro quasi artigianale e per noi la sfida maggiore è trovare tecnici qualificati”, ha dichiarato.
Ritiene anche che sia importante trasmettere ai propri fornitori di materie prime le esigenze espresse dai clienti, in modo da stimolarli a cercare le innovazioni che possano rispondere ai nuovi requisiti.

Questo è il modello di impresa che ha portato, secondo Clarke, ITW Evercoat ad essere “a prova di futuro”. 

Anche per GYS, racconta Bruno Bouygues, uno dei problemi principali da affrontare è il declino nelle capacità tecniche.
Per la sua azienda, che disegna e produce macchine per la saldatura, il taglio e il riscaldamento a induzione, questo ha significato cercare una compensazione creando macchine più intelligenti.
“Dobbiamo trovare il modo di trasferire le nostre conoscenze in modo semplice alle attrezzature, in modo da renderle sempre più facili da utilizzare”, ha spiegato.
Allo stesso tempo, ha aggiunto “dobbiamo avere una piattaforma software comune a tutti le fasi del processo, che colleghi saldatura, taglio, riscaldamento e sollevamento a un unico computer, rendendo tracciabili tutte le operazioni e producendo la documentazione richiesta dalle assicurazioni”.  

Concorda, poi, sull’effetto dirompente dell’introduzione del gigacasting: “Stiamo già lavorando in questa direzione. Dobbiamo, ad esempio, capire come adattare l’induzione al gigacasting, capendo come riutilizzare le tecnologie che abbiamo già”.
Il problema, tuttavia, sarà come trasmettere le conoscenze alle carrozzerie nel più breve tempo possibile. Ci si dovrà per forza confrontare, secondo Bouygues, sul modello di gestione di questo enorme ammontare di dati, fino a definire un format che sia consolidato per tutti. 

A conclusione del panel, Michel A. Malik ha raccolto le previsioni degli ospiti per la prossima edizione di Autopromotec. Le risposte convergono su un unico tema: un settore che tra due anni vedrà più efficienza e collaborazioni (Marti), meno timore del cambiamento (Tindall), maggiore comprensione delle nuove tendenze (Clarke) e una forte spinta all'intelligenza collettiva (Bouygues). In una parola, quindi, più futuro per la carrozzeria.
 

Photogallery

Tags: GYS NM BODYSHOP FORUM snap-on equipment indasa ITW Evercoat

Leggi anche